Il Coronavirus ha silenziato, nel lungo periodo di lockdown, la musica delle bande. Con i musici che hanno proseguito l’attività a distanza, con lezioni on line.
Anche per il Corpo Musicale Giuseppe Verdi di Venaria è stato lo stesso.
E grazie al maestro Donald Furlano, al presidente Fulvio Cascio e a tutto il direttivo, l’associazione è rimasta più viva che mai, nonostante gli sforzi supplementari richiesti ai musici, con ore in più di didattica in remoto e anche le ore di volontariato sul territorio, consegnando casa per casa le mascherine della Regione o la copia della Costituzione ai neo diciottenni.
Ora, però, sono riusciti a riprendere in minima parte la loro attività, nella sede di via Verdi. A luglio, quando normalmente le attività sono concluse e si va in vacanza, in attesa della ripresa autunnale.
E il ritorno in sede è arrivato tardi per assenza delle linee guida in merito, che non erano state scritte.
Ma grazie all’Anbima, e in particolare a Ezio Audano - presidente regionale e vice presidente nazionale Anbima - sono riusciti a ritrovarsi per provare i loro brani.
"Dopo quattro mesi che siamo stati semi fermi, grazie anche all'intervento dell’Anbima, che ci ha aiutato a capire le direttive e gli accorgimenti che dovevamo prendere, siamo riusciti a riprendere le prove. Volevamo proprio riprendere a suonare tutti insieme, anche con il distanziamento, e fare l'attività per la quale siamo appassionati. E poi volevamo dare un segnale chiaro e forte che l'associazione è viva e deve reagire”, spiega il presidente Fulvio Cascio.
Così, tra distanziamento sociale di almeno un metro e mezzo, sanificazione della sede dopo ogni prova, misurazione della temperatura corporea e mascherine indossate prima di entrare e uscire dalla sede, ogni martedì i musici potranno provare. Con un massimo di 18 musici la volta.
"Siamo 45 musici. Per ora ci alterniamo, anche se ciò ci porta un po' di difficoltà. Ciascun membro ha la sua partitura e non è facile. Certo, ci piacerebbe avere un altro locale da usare soltanto nei giorni prima delle manifestazioni previste a settembre o ottobre. Ma dobbiamo sentire il Comune”, continua Cascio.
La banda è composta anche dalla Junior band: ”Anche per loro è previsto il ritorno. Il numero dei giovanissimi ci permette di puntare su di loro e loro stessi sono il nostro futuro”, conclude Cascio che ricorda come sia ancora prematuro parlare dei corsi del prossimo anno.
Silvia Iannuzzi