A distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, Venaria dice addio prima a Lorenzo Campo e poi a Renato Fabris.
Campo aveva 81 anni ed è morto in un letto dell’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove era ricoverato. Per anni è stato anima del coro parrocchiale della parrocchia di San Lorenzo ad Altessano prima e successivamente della parrocchia Santa Gianna Beretta Molla del Gallo Praile.
Grande tifoso del Toro, Campo per anni è stato presidente del gruppo sportivo della San Lorenzo Martire.
Lascia la figlia Paola con Giovanni, il nipote Nicolò e la cognata Romana.
E il Corpo Musicale Giuseppe Verdi dice addio a Renato Fabris. Aveva 89 anni. Un uomo che ha lasciato il segno all’interno dell’associazione, che in questi anni è stato un punto di riferimento per i giovani che si sono avvicinati alla musica bandistica e, come lo ricorda il presidente Fulvio Cascio, “un esempio per tutti, con il suo spirito di iniziativa e di servizio nell’associazione. È stata una persona molto importante e fondamentale per la nostra storia, firmatario con altri soci storici dello statuto con cui è stata rifondata la nostra banda. Persona buona e umile che ha saputo trasmettere a tanti ragazzi la passione per la banda, ma soprattutto tanti valori. Grazie Renato, ti ricorderemo sempre”.
Ma non mancano i saluti dei veterani in banda: "Ciao Renato, per me Maestro di musica e Maestro di Vita in Banda" lo saluta così Alberto Buono, consigliere dell'Anbima Piemonte oppure "Grazie per avermi trasmesso questo amore cosi grande per la banda e la musica. Ti ricorderò sempre con grande affetto. Che la terra ti sia lieve" Sono le parole di un ultimo saluto di Mauro Garassino il vicepresidente del Corpo musicale.
Renato Fabris lascia la moglie Caterina.
Silvia Iannuzzi