L'amicizia fra le città di Venaria Reale, Cammarata, San Giovanni Gemini e Castronovo di Sicilia, si rinnova con la Festa di San Giuseppe, giunta alla dodicesima edizione. 

Una tradizione mantenuta nel tempo, anche in piena pandemia, nonostante le restrizioni che hanno ridotto al minimo gli appuntamenti di questa ricorrenza.

Una festa inaugurata in streaming, con l’incontro virtuale tra Nicolò Reina, presidente dell'associazione Turibolo; dei priori Luca Sra e Tiziana Macali; del sindaco Fabio Giulivi e dell’assessore Monica Federico dalla sala consiliare e, in collegamento video, i sindaci di Cammarata, San Giovanni Gemini e di Castronovo di Sicilia.

"La Festa di San Giuseppe è una festa importante poichè segna l'amicizia dei nostri Comuni. E nonostante il periodo complicato non volevamo perdere le tradizioni. Ci sarebbe piaciuto svolgere l'incontro in presenza ma questo è un anno di sospensione, un anno in cui per non correre alcun rischio bisogna affidarsi al web e piattaforme. Naturalmente è una festa simbolica vista l'emergenza sanitaria che preclude i tradizionali momenti di incontro che avvenivano nelle edizioni passate. Ringrazio il Presidente dell'Associazione Turibolo Nicolò Reina, i Priori Luca Sra e Tiziana Macali oltre a Don Enrico Griffa. Grazie a tutti i parrocchiani, al Comitato San Giuseppe, alla Pro Loco, all'Avis e a tutti gli artigiani e commercianti che con il loro aiuto hanno reso possibile le edizioni passate, quella odierna e quelle future. Nonostante le difficoltà non possiamo consentire al Covid di fermare le nostre tradizioni, in attesa di poter tornare a festeggiare alla presenza di tutte le nostre Comunità", afferma Giulivi. 

"La festa è una festa anomala, ma abbiamo voluto festeggiare lo stesso con i comuni di Cammarata, San Giovanni Gemini e Castronovo la nostra storica amicizia. Un gemellaggio culturale che è stato realizzato grazie anche al Parco La Mandria, all'Avis di Venaria, alla Pro Loco di Altessano e Venaria. Nel 2010 avevamo considerato che il pane fosse cibo dei poveri e dato che San Giuseppe è il protettore degli ultimi abbiamo pensato di distribuirlo a tutti i devoti presenti, per tradizione e devozione. I nostri cittadini hanno lasciato la Sicilia, per venire qui ma non hanno mai dimenticato le tradizioni a cui sono legati”, dichiara Reina. 

Oltre ai diversi momenti di natura religiosa, il clou della festa è stata la Santa Messa di domenica, alle 11, nella chiesa di Santa Maria, alla presenza dell’Amministrazione Comunale e dove è stato distribuito il pane di San Giuseppe, successivamente benedetto. Al termine, le foto di rito e i doni - quadri e pergamene - che Reina ha voluto consegnare ai priori dell’anno passato, a quelli attuali, al sindaco e al parroco.

“Quest’anno il Covid-19 ci ha impedito di realizzare una festa che coinvolgesse tutta la città. Grazie a don Enrico e al sindaco siamo riusciti lo stesso a distribuire il pane e a farlo benedire. Una tradizione a cui siamo molto legati. Inoltre, devo ringraziare i sindaci che hanno rinnovato l'amicizia e il gemellaggio culturale. Speriamo di riuscire il prossimo anno a realizzare la Festa in grande, come gli anni passati”, conclude Reina.

Silvia Iannuzzi