Alfabetizzazione digitale e lezioni di digitalizzazione. Con questo obiettivo, i ragazzi del liceo scientifico “Filippo Juvarra” di Venaria saranno attori protagonisti -per la prima volta e in via sperimentale - di un percorso formativo rivolto agli over 65 della città e che permetterà loro di non sentirsi emarginati dalla comunità digitale.

Questo grazie a una mozione, che era stata presentata a maggio 2021, dal consigliere comunale Pino Capogna (Per Venaria Insieme). 

Il progetto, sposato dalla Città di Venaria e dal Liceo, vedrà parti attive anche le parrocchie, l’Unitre, i centri d’Incontro comunali, le scuole e la Pro Loco, partirà in primavera e durerà tre mesi. 

“Sono contento che il progetto possa partire. Il corso ha due finalità: la necessità di contribuire alle persone anziane, per approciarsi ai servizi pubblici informatici digitali come lo Spid o l’uso corretto della mail e molto altro. L’altra, quella di provare a ricostruire le relazioni con uno scambio intergenerazionale, dove i ragazzi del liceo si mettono al servizio della comunità e a collaborare con il progetto, che è completato con il servizio della Pro Loco e UniTre”, commenta Capogna.

L’iniziativa, è stata presentata oggi, nell’Auditorium del Liceo di via Buozzi, 18, con una conferenza stampa, dove la preside Luigina Castagnero e il professore di informatica Marco Goia, insieme agli studenti, hanno accolto il sindaco Fabio Giulivi, l’assessore alla Cultura e Smart City - Innovazione Marta Santolin, il consigliere Pino Capogna, il presidente dell’Uni3, Giuseppe Lumetta e il presidente della pro Loco Venaria Reale, Claudio Macario.

“Un percorso formativo che, partendo dall’obiettivo di inclusione digitale dei cittadini over 65, mira altresì ad accrescere e rafforzare i legami sociali ed intergenerazionali fra gli attori del territorio. Si tratta quindi non solo di un percorso di formazione digitale ma soprattutto di un’occasione per ricreare aggregazione sociale, senso di comunità a seguito di un periodo di solitudine che ha riguardato tutta la popolazione; un modo intelligente di utilizzo del digitale quale strumento a favore dell’incontro e non dell’isolamento” commenta l’assessore, Santolin.

Durante gli incontri verrano trattati molti argomenti: l’approccio agli strumenti informatici (dispositivi personali, tablet, smartphone, personal computer);social network: trattati non solo nell’utilizzo per il singolo individuo ma anche come strumento ad uso della collettività quali per esempio le funzionalità, disponibili per le associazioni del terzo settore, mettendo in evidenza l’utilizzo più consono per una socializzazione e umanizzazione delle relazioni a distanza; piattaforme di formazione a distanza; servizi pubblici digitali: Spid e App-Io; servizi online della Citta di Venaria Reale; sicurezza Informatica con particolare attenzione ai fenomeni di phishing e all’uso consapevole degli strumenti web.

Per il sindaco Giulivi: “La recente crisi pandemica ha proprio spinto ancor di più sull’uso degli strumenti informatici, che spesso vengono usati per le battaglie contro il phishing. 

L’alfabetizzazione digitale risulta una competenza di fondamentale importanza per sostenere innanzitutto l’inserimento delle categorie svantaggiate (anziani, disoccupati, persone meno abbienti e disabili) al fine di colmare le disparità sociali e di garantire l’accesso a diversi servizi da quelli medici, a quelli culturali e di sostegno della comunità. Non solo, esso è molto importante perché i giovani metteranno le proprie competenze al servizio degli anziani per sopperire il loro debito. I ragazzi saranno formatori ed è una ricchezza anche per loro, per il loro futuro. I ringraziamenti vanno al consigliere Pino Capogna, al Liceo, alle parrocchie e alle associazioni» commenta il sindaco.

L’intero progetto infine si popone di accorciare le distanze tra i giovani studente e i cittadini over 65, dove il digitale diventa uno strumento di mediazione. “Il liceo ha sposato l’iniziativa, perché ci permette di creare una sinergia delle associazioni del territorio e la comunità. La scuola è una realtà educante e quindi deve aprire le sue porte di collaborazione con gli enti e associazioni del territorio. Il progetto presentato oggi, è importante per i nostri giovani delle scienze applicate, dove oltre ad arricchire le proprie competenze digitali, grazie alla professoressa Brotugno responsabile del progetto Ptco e del professor Marco Goia, saranno anche mediatori di conoscenze digitali per la comunità, sarà un’esperienza che li arricchirà dal punto di vista umano”, commenta la preside Luigina Castagnero.

Silvia Iannuzzi