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Venaria piange Padre Renzo Marcolongo. Missionario della Consolata, aveva 74 anni. «Un uomo di Dio con il cuore della Chiesa e il sudore della missione», lo ha definito padre Ariel Torres Sanza.

Classe 1951, a quattro anni dal Veneto si era trasferito con la famiglia (il padre Felice, la mamma Giuseppina e il fratello Mario) a Venaria Reale.

«Sin da piccolo sentiva la vocazione», ricordano il fratello Mario - attuale presidente della Pia Società di San Marchese - e la nipote Federica.

Con il passare degli anni, tra Altessano e viale Buridani, è diventato poi sacerdote. La sua vocazione era quella di aiutare il prossimo nei mondi in difficoltà. I primi anni da missionario della Consolata sono stati nella Repubblica Democratica del Congo, in Africa.

Poi il ritorno in Italia, dove ha studiato Psicologia con specializzazione in Psicologia delle religioni a Londra, dove ha poi prestato il suo servizio come formatore nella comunità del Seminario Teologico Internazionale. Lavorando anche al “Missionary Institute London.

Poi la Colombia, per ben due volte, nella diocesi di San Vicente del Caguán (Caquetá), all’Istituto della Consolata nella regione e nel mondo, e a Cartagena del Chairá.

Il ritorno a Roma due anni fa.

Toccante il ricordo dei missionari colombiani: «Come sacerdote missionario della Consolata hai inteso il tuo ministero come ascolto e lo hai svolto con creatività, dedizione e gratuità. Così hai offerto e goduto il dono della consolazione.

Come formatore sei sempre partito dalle motivazioni, avvertendo che non erano statiche ma dinamiche e che a seconda del tempo e delle circostanze potevano chiarirsi e cambiare. Che in ogni caso sarebbero sempre state il motore o la forza propulsiva per crescere nella vita. Pertanto, dovevano essere riviste e rafforzate, attraverso molti mezzi, per non venir meno lungo il cammino.

Come psicologo, formato in Europa ma poi a contatto con la gente del Caquetá e di altre regioni della Colombia, hai imparato che «non posso più fidarmi solo del quadro interpretativo della malattia mentale offerto dalla psicologia. Se veramente mi sta a cuore la guarigione completa della persona è essenziale comprendere il mondo interpretativo (quadro di riferimento) del suo cosmo, collegando così la guarigione a tutta la persona». Così sei diventato uno psicologo interculturale.

Come membro della Famiglia Missionaria della Consolata, hai saputo accompagnare le suore religiose, i laici e le laiche, i giovani in formazione di base, i missionari di tutte le età nella loro formazione continua e i superiori come nella Direzione Regionale della Colombia o a Roma come Superiore della Casa Generalizia. L’hai fatto sempre con i tuoi orientamenti, le tue statistiche, le tue letture della realtà personale, comunitaria e sociale. Ti sei impegnato anche nel campo economico: prima nell’Istituto Mill a Londra, nel Vicariato di San Vicente nel Caquetá e poi nel Centro di Missione e Culture di Bogotá.

Grazie Renzo per la tua presenza amministrativa, orientativa e formativa, come sacerdote - psicologo e missionario della Consolata, specializzato nell'ascolto. Ti porti via molti segreti e ci lasci graditi insegnamenti, bei ricordi e molte domande».

Padre Renzo lascia i fratelli Mario e Carlo; le cognate Marina e Donata; le nipoti Federica con Fabio, Giulia; i pronipoti Mauro e Carlotta; la zia Elena,

A funerali già avvenuti, questo giovedì, 26 giugno 2025, alle 15, nella chiesa di San Lorenzo, si terrà la funzione religiosa di saluto in occasione della Trigesima.

Dopo la Santa Messa, la tumulazione delle ceneri nel cimitero di Altessano.