Galleria fotografica

Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate a Venaria, questa mattina, 4 novembre 2020.

Una celebrazione svolta con distanziamento sociale e mascherine e con un numero di partecipanti molto ridotto, a causa dell'emergenza sanitaria da Coronavirus. 

Alla cerimonia erano presenti i rappresentanti dell'Associazione Nazionale Aviazione dell'esercito, Bersaglieri, Associazione Nazionale Carabinieri, Marinai, Alpini, Anpi e Anioc (Associazioni Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche). 

In rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, oltre al sindaco Fabio Giulivi, c’erano il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto, gli assessori Paola Marchese, Monica Federico, Luigi Tinozzi e Marco Scavone e il comandante della polizia municipale, Luca Vivalda, con tanto di labaro municipale. 

"Ci troviamo oggi a partecipare a questa celebrazione così importante, seppur in forma ridotta, nel rispetto del distanziamento e delle previsioni di legge in materia di contenimento del contagio.

Il 4 novembre è una celebrazione che appartiene alla nostra Storia e che negli anni ha assunto significati crescenti e spesso nuovi.Celebrazione che è nata alla fine della prima Guerra Mondiale, con la sua tragica eredità di morti, tremende devastazioni e nazioni divise. Per la prima volta nella storia, una moltitudine di comunità diverse furono coinvolte in una guerra totale, dove la popolazione visse un’esperienza comune di sacrificio e di dolore. Ne furono sconvolte le comunità cittadine, la vita familiare e la vita individuale le relazioni sociali. La data che ne celebrò la vittoria, il 4 novembre, fu scelta per fare preservare la memoria della conclusione di quell’evento che, per la prima volta, riuscì ad avvicinare giovani di ogni regione e di ogni ceto, e segnò l’irreversibile e formidabile scelta di un’Italia unita.

Ma dicevamo che oggi questa Celebrazione può esser letta sotto una nuova luce.Siamo alla vigilia di un nuovo durissimo lockdown.La nostra comunità nazionale, anzi tutta l’Europa e gran parte dei paesi del resto del Mondo, stanno combattendo una nuova guerra invisibile contro un virus che sta stravolgendo le nostre vite, i nostri rapporti umani, il nostro modo di lavorare e di vivere la quotidianità. Un virus che sta uccidendo sopratutto le persone più deboli, i malati, le persone più anziane, privandoci di un patrimonio immenso fatto di affetti, storie e ricordi.

E oggi la nostra prima linea è formata da medici, infermieri, volontari impegnati in questa lotta senza sosta nel cercare di garantire le migliori cure ai nostri concittadini. Una corsa contro il tempo per liberare posti nelle corsie per esser pronti ad ospitare nuovi malati.Ma oltre allo straordinario personale medico abbiamo le nostre forze armate presenti con tutta la loro forza, la loro esperienza logistica, il loro cuore.

Un prezioso lavoro, silenzioso, discreto ma fondamentale apprezzato da tutta la Comunità nazionale, per non dimenticare il presidio del territorio per controllare il rispetto delle norme che possono aiutarci a limitare il contagio.

Un paese oggi unito nella sofferenza, fisica ed economica, un paese che però non deve perdere la sua forza di rimanere unito pur nella difficoltà.L’Unità della Nazione potrebbe apparire come un concetto astratto, un’aspirazione ideale. Ma così non è; e proprio questa commemorazione ci aiuta a ricollocare l’Unita del Paese nella sua autentica consistenza: fisica e morale.Una nazione unita è una nazione consapevole della sua forza.Una nazione unita inclusiva e solidale, nella quale chi è più forte non lascia nessuno indietro, così come fecero i nostri eroi caduti in quel conflitto. La loro è una lezione di umanità, spendersi senza riserve, scrivendo pagine di speranza per una vita migliore per le future generazioni. Il 4 Novembre ha segnato uno straordinario cambiamento nella nostra comune visione delle cose. Grazie a tale festa, è stata sancita una cultura della pace, di cui è parte l’attaccamento alla Patria e il dovere di difenderla. E si è tracciata così la nuova visione e funzione delle nostre Forze Armate, che in nome della Costituzione oggi festeggiamo e a cui rendiamo omaggio per l’impegno quotidiano che pongono, con spirito di sacrificio e intelligenza, anche fuori dal suolo italiano.L'obiettivo delle Forze Armate, come l’articolo 11 della Costituzione sancisce, è la difesa della pace, la tutela dell’unità, la garanzia della sicurezza.E a voi oggi qui presenti, che servite la Patria in armi, siamo grati per l’impegno che svolgete al servizio del paese ed in particolare, della nostra comunitàA nome di tutta la Città di Venaria Reale vi dico grazie.  auguro di essere sempre più fedeli alle ragioni che ci fanno fieri di voi.Voi siete la prova tangibile della nostra Unità.Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva la Costituzione, viva l’Italia unita!”, il discorso letto questa mattina da Giulivi.

Silvia Iannuzzi