C’era anche una rappresentanza degli studenti del liceo Juvarra di Venaria, questa mattina, giovedì 26 novembre 2020, per il flash-mob di protesta organizzato davanti alla sede della Regione, in piazza Castello a Torino, per rivendicare il diritto allo studio fatto in presenza.
Il flash-mob è stato organizzato in collaborazione fra gli studenti e il “Coordinamento Priorità alla Scuola”, per dare voce agli studenti che vengono messi in difficoltà dalla “didattica a distanza”.
In piazza Castello, gli studenti si sono seduti a terra con i propri tablet e pc. Come se fossero in didattica a distanza. Con loro, alcuni professori hanno lanciato i loro appelli con i loro cartelloni, tra distanza di sicurezza e mascherine. Anche per far capire che non tutti gli studenti sono fortunati ad avere un proprio pc e molti sono segnati assenti alle lezioni nel registro elettronico e che in questo periodo accumuleranno un divario formativo.
"Siamo stati qui in piazza Castello e davanti alle istituzioni per testimoniare come sia necessario che si rientri a scuola, che si torni a fare lezione in presenza. Non tanto perché siamo contro la Regione o il Governo. Noi non siamo contro nessuno, noi siamo per il futuro degli studenti. Quello che chiediamo è che si rientri in sicurezza, con il potenziamento dei trasporti e le strutture degli istituti. Inoltre la didattica a distanza dimostra un'impreparazione del Governo nel garantirci un rientro in sicurezza”, ha spiegato Dario Pio Muccilli, che frequenta il liceo Juvarra.
Gli studenti sono stati accolti dal governatore della Regione, Alberto Cirio, dal suo vice Fabio Carosso e dall’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino. Tutti e tre hanno invitato i giovani studenti per un tavolo di lavoro con gli epidemiologi.
"Siamo contenti che ci abbia incontrati ma non basta che si sia seduto tra di noi. Serve un tavolo ufficiale”, spiega Muccilli.
Silvia Iannuzzi