Domani, domenica 4 ottobre, fino alle 23, e domani, lunedì 5 ottobre, dalle 7 alle 15, i cittadini di Venaria e Alpignano saranno chiamati a ripresentarsi alle urne per eleggere il loro nuovo sindaco dopo, rispettivamente, dopo sedici e nove mesi di commissariamenti causati dall’interruzione anticipata dei precedenti governi cittadini.

La vera incognita di questo ballottaggio sarà l’affluenza alle urne, molto alta al primo turno vista anche la concomitanza con il Referendum sul taglio del numero di parlamentari e che ha smosso tanti cittadini ad andare a votare proprio per questo motivo. Ad Alpignano il 61.93% degli aventi diritto, mentre a Venaria ha votato il 65.38%.  

A Venaria la sfida vede da una parte Fabio Giulivi, 38 anni, candidato della coalizione di centrodestra: al primo turno ha ottenuto il 41.81%. 

Dall’altra, Rossana Schillaci, 36 anni, candidata della coalizione di centrosinistra: per lei il primo turno si è concluso con il 32.37% dei consensi.

Ad Alpignano, invece, la sfida per la poltrona di primo cittadino vede da una parte Steven Palmieri, classe 1983, candidato per tre liste civiche di area centrosinistra (Alpignano Eco Logica; Alpignano Solidale; Alpignano Futura), che al primo turno ha ottenuto il 40.16% dei consensi. Dall’altra ci sarà Andrea Oliva, classe 1968, a guida di una sola civica (Obiettivo Alpignano), che al primo turno del 20 e 21 settembre ha ottenuto il 18.75%.

Lunedì pomeriggio il verdetto conclusivo. Al termine delle procedure burocratiche che dovranno essere espletate subito dopo la chiusura dei seggi, via immediato allo spoglio, che durerà davvero pochissimi minuti.

Questo perché sarà molto più semplice votare rispetto al primo turno: nella scheda elettorale di Venaria e Alpignano ci saranno solamente i nomi dei due candidati e i simboli delle liste a loro vicine. Per votare basterà barrare uno dei due nomi e imbucare la scheda chiusa. E i giochi saranno fatti. E nell’arco di una oretta buona, Venaria e Alpignano sapranno da chi saranno governati fino alla primavera (si spera, ndr) del 2025.