Borgaro dice addio a Pino Mangano, uno dei padri della TransBorgaro, morto a 61 anni a Torino a causa del Covid-19.
“Con Bruno Morselli, nel 2000, ha ridato linfa alla TransBorgaro, evento sportivo che ogni anno richiamava tantissimi appassionati di moto qui a Borgaro. Grazie a loro due, che avevano anche deciso di organizzarla con tanti piloti non più in attività, la TransBorgaro era diventata internazionale”, lo ricordano con affetto il sindaco Claudio Gambino e il vicesindaco Fabrizio Chiancone.
“Ho perso un amico, una spalla. Pino è stato fondamentale nella rinascita della TransBorgaro. Nei mesi scorsi ci eravamo incontrati in municipio per definire una possibile edizione 2021, ma il Covid non ce lo ha permesso. Una volta terminata la pandemia, cercheremo di onorare la sua memoria in ogni modo. Perché Pino se lo merita”, lo ricorda Morselli.
Imprenditore nel settore motociclistico e dello stampaggio, lascia due figlie.
"L'uomo dei manubri Reikon e della Transborgaro non c'è più. La notizia ci ha colpito totalmente alla sprovvista, perché Pino era uno in gran forma, sprizzante di energia e soprattutto sempre attento a non esporsi a questo terribile virus. Invece se n'è andato nello stesso modo in cui ha vissuto; sbattendoti la realtà in faccia, che ti piacesse o meno. Perché era fatto così e tutti gli volevamo bene per questo. Indimenticabili le emozioni che ci ha regalato con le edizioni della Transborgaro. Grazie Pino" o "Un uomo estremamente appassionato che, insieme a Bruno Morselli, ha reso grande la celebre Transborgaro. Poco incline ai social e alla stampa, ha sempre concentrato le sue attenzioni verso questa manifestazione tanto celebre quanto conosciuta in tutto il mondo. Un impegno profuso quotidianamente, che ha permesso all'evento di crescere anno dopo anno, tanto da ospitare in ogni occasione campioni di calibro mondiale", sono alcuni dei ricordi trovati in rete nei gruppi dedicati al mondo delle due ruote.