L'Associazione Savonera continua nelle sue azioni di aiuto alle popolazioni terremotate.
Nei giorni scorsi, i volontari dell'associazione guidata da Alessio Spampinato, sono andati a Norcia, Cascia e Amatrice, colpite dal violento terremoto tra il 2016 e il 2017.
Questo il racconto dello stesso Spampinato:
"Ci sono situazioni che anche vedendole con i tuoi occhi fatichi a credere che esistano. Famiglie che vivono ancora in baracche, con temperature sotto lo zero. Bambini con le scarpe rotte e gli occhi spenti. Anziani di 90 anni al freddo. Donne di 83 anni che tutto il giorno sono costrette a lavorare in fattoria e che quando ti vedono arrivare con dei sacchi di pellet scoppiano a piangere e ti raccontano la loro situazione di vita degli ultimi tre anni - racconta Spampinato - Gente che fa la fila ai centri di distribuzione degli aiuti per spartirsi qualche chilogrammo di pasta e delle lattine di tonno o dei vestiti usati. Il tutto non in qualche stato del sud America o in Africa. Ma nel centro Italia, a poco più di un ora dalla capitale. Ad un'ora dalla Capitale”.
Il viaggio d’aiuto è stato compiuto assieme a Domenico Cristofaro e Alessandra Memola “il primo ormai "storico" compagno di viaggio ed avventura mentre la seconda è una splendida persona conosciuta da poco e che ha lavorato come un mulo e pure fatto da "psicologa" con le donne e bambine che incontravamo. Grazie ad Angelo Catanzaro, instancabile organizzatore che lavora nell'ombra ma è essenziale per le riuscite di queste missioni. Grazie a Simone Signorello e Marta Sofia Morabito per il loro fondamentale contributo negli eventi”.
E poi Spampinato vuole togliersi un “sassolino”: “Vorrei però anche ringraziare chi ha permesso con la sua generosità di poter essere qui ad aiutare questa povera gente. Amici, parenti e colleghi che da anni o da poco tempo sostengono le iniziative della mia associazione. E vorrei anche ringraziare chi ultimamente ha fatto delle critiche sul mio operato e sollevato dubbi su cosa facessi con i soldi raccolti: grazie anche a voi perché mi spingete a fare sempre di più”.
Ed ecco cosa è stato portato nelle zone terremotate: 1 stufa a pellet, 90 sacchi (1.350 kg), 1 asciugatrice, 1 lavastoviglie, 3 piumoni, Latte in polvere 3,2 kg, Pannolini junior 148, Pannolini midi 220, Alimenti x celiaci 12,8 kg, Riso 12 kg, Pasta 24 kg, Passata pomodoro 24 kg, Lenticchie 4.8 kg, Fagioli 4.8 kg, Ceci 4.8 kg, Piselli 4.8 kg, Detersivo piatti 12 litri, Candeggina 12 litri, Ammoniaca 12 litri, Sgrassatore 9 litri, Detersivo pavimenti 24 litri.