«Sweet Lab: prendersi cura di sé con dolcezza» questo il nome di un progetto presentato dall'associazione Elisa Nuove Abilità in collaborazione con la Fondazione Auchan per la Gioventù all'interno del polo commerciale Auchan di Rivoli.

L’obiettivo è quello di aiutare ragazzi con disabilità psico-fisica, a sviluppare autostima e autonomia nella vita quotidiana. Ma i sindacati Filcams e Fisascat sono sul piede di guerra:

"Bellissima iniziativa, bellissima notizia...ma allora perchè iniziamo a provare rabbia, sconcerto, disgusto - spiegano - Perchè per Auchan i disabili non sono tutti uguali, non hanno le stesse possibilità e non devono ricevere le stesse attenzioni. Da mesi stiamo denunciando l'assurda situazione di due giovani genitori, dipendenti dell'ipermercato, che hanno due splendidi figli con disabilità grave riconosciuta con legge 104 e che sono obbligati a fare degli orari inconpatibili con le giuste e particolari esigenze dei bimbi; sono mesi che stiamo tentando di risolvere la situazione, scontrandoci contro un muro di gomma e con risposte arroganti dell'azienda, tese a screditare i giusti diritti di chi lotta con amore quotidianamente per assicurare un presente ed un futuro normale e dignitoso ai propri figli e che in base ad una assurda interpretazione della legge e a ricatti striscianti tende a screditare ed a snaturare  la 104 con richieste da parte dell'azienda di uso improprio".

Si è interessato al caso sia il Comune di Rivoli sia la Regione "senza al momento ricevere riscontro - concludono i sindacati - questa non è che la punta di un iceberg circa il trattamento arrogante, illegale ed irrispettoso riservato dall'ipermercato ai propri dipendenti. Consideriamo questa lodevole inziativa solo uno squallido tentativo di Auchan di lavarsi la coscienza, una operazione di facciata, un falso impegno smentito quotidianamente dai fatti, una ulteriore umiliazione per chi si sente doppiamente escluso e discriminato".