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A distanza di poche ore dalla «denuncia mediatica» da parte dell’associazione Matrioska, e dagli attacchi politici da parte delle opposizioni, il sindaco di Pianezza, Antonio Castello, ha deciso di fare chiarezza sulla vicenda dello sfratto del sodalizio che si occupa di aiutare le famiglie Ucraine e Rumene:

«Desidero fare chiarezza riguardo al comunicato stampa diffuso da alcuni gruppi di opposizione sull'associazione Matrioska. È importante sottolineare che quanto riportato risulta quantomeno impreciso. Se volessimo dare loro il beneficio del dubbio, sarebbe opportuno che si informassero meglio sui fatti prima di rilasciare dichiarazioni infondate e tentare di denigrare il sindaco. Questa Amministrazione ha sempre operato nell'interesse dei cittadini cercando di supportare le associazioni, tra cui Matrioska, non solo a livello istituzionale.

Con l'inizio dei lavori per la ristrutturazione dell'ex caserma dei Carabinieri, si è reso necessario trovare nuovi locali per stoccare gli alimenti che l'Amministrazione comunale raccoglie e distribuisce alle famiglie di Pianezza in difficoltà economica, con l'aiuto degli Alpini e di altre associazioni. Già lo scorso luglio, tra l’altro l’Amministrazione Comunale aveva richiesto all’associazione Matrioska di liberare i locali dell’ex caserma dei  carabinieri. Cosa disattesa e svolta dai dipendenti comunali.

Dopo aver consultato la dirigente dell'Istituto Comprensivo Luciana Mo, abbiamo pensato di utilizzare, come deposito per gli alimenti, gli spazi all'interno del magazzino della scuola, dopo un’adeguata ristrutturazione per garantirne la conformità igienico-sanitaria.

Durante un successivo controllo, è emerso che gli spazi del magazzino della scuola fossero, a nostra insaputa, occupati da materiali vari accatastati dall'associazione Matrioska, cosa che poneva in essere  un grave problema di sicurezza, in contrasto con il piano antincendio scolastico.

Vista l'urgenza della situazione ho contattato il presidente dell'associazione Matrioska per evidenziare il problema e chiedere un intervento immediato per liberare gli spazi e garantire la sicurezza della scuola. Ho chiarito che, una volta completati i lavori e ottenute le necessarie approvazioni da parte dei vigili del fuoco, avremmo potuto trovare un nuovo spazio per l'associazione, anche se più piccolo. In quella circostanza, il presidente, molto gentilmente,  mi ha assicurato che sarebbero intervenuti prontamente, poiché era già previsto un carico in partenza verso l'Ucraina. 

A seguire i lavori di trasloco è stato inviato un dipendente comunale il quale, in seguito, ha riferito di una convenzione, firmata nel 2010 dal sindaco Gagliardi, che prevedeva, tra l’altro, che i membri dell’associazione si impegnavano a seguire il Piano di sicurezza della scuola e a condividere tutte le necessarie misure cautelari per ridurre i rischi per gli alunni e si impegnavano, inoltre, a nominare il proprio Responsabile per la sicurezza; cose peraltro disattese.

Quando ho appreso che il presidente aveva cambiato idea su quanto concordato, in accordo con la Preside dell’Istituto Comprensivo che evidenziava molti timori per la sicurezza antincendio della scuola Manzoni, ho fatto presente al presidente di Matrioska che c’era la necessità di garantire prima di tutto la sicurezza scolastica per poi avere il parere dei rischi da parte dei vigili del fuoco, lasciando loro in tempo necessario! 

Permettetemi di evidenziare che dire che il sindaco abbia fatto uno sfratto per telefono, come è stato insinuato in maniera scorretta e inappropriata dai  Consiglieri di minoranza, è assurdo solo a pensarlo. Ho solo ribadito l'urgenza di trovare una soluzione che garantisse, in modo prioritario, l’interesse degli studenti e del personale scolastico.

Purtroppo, dopo questi eventi, ho visto la situazione strumentalizzata sui social media. È stato chiesto al presidente di liberare i locali per garantire la sicurezza della scuola Manzoni e, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, avremmo potuto trovare un nuovo spazio anche per l'associazione.

Ritengo che sulla sicurezza delle nostre scuole e sulla necessità di supportare le famiglie di Pianezza in difficoltà si debba avere l’onestà intellettuale di non strumentalizzare i fatti e di raccontarli per come sono realmente andati.

La mia responsabilità è garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini, in particolare dei nostri bambini e studenti. Abbiamo sempre considerato la sicurezza nelle scuole una priorità. Le scuole devono essere luoghi in cui i nostri giovani possano sentirsi al sicuro e protetti, e come comunità dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere un ambiente educativo positivo e privo di qualsiasi tipo di rischio. Continueremo a lavorare con determinazione per assicurarci che tutte le nostre scuole siano spazi sicuri in cui i nostri giovani possano imparare e crescere senza preoccupazioni. Ringrazio tutti coloro che contribuiscono a rendere questo obiettivo una realtà e invito ogni membro della comunità a fare la propria parte per garantire la sicurezza di tutti».