A distanza di un mese da un infarto, un paziente ha voluto scrivere e inviare una lettera per esprimere il proprio ringraziamento nei riguardi del dottor Ferdinando Varbella e dell'equipe di Cardiologia dell'ospedale di Rivoli dopo un periodo di degenza:

"E' un ringraziamento per avermi salvato. Prima di tutto ricordo in ambulanza una telefonata del vostro reparto, dove sollecitavate il mio arrivo. Ricorderò, almeno credo sia stato così, la vostra faccia al mio arrivo in ambulanza e quelle voci con cui spronavate a fare presto. Ricordo infine i 'tossisca' in sala operatoria e i rimproveri perché non tenevo i pollici sotto i fianchi. So però, ed è una certezza, solo una cosa: che se sono ancora in questo mondo lo devo a Lei, dottor Varbella, e alla sua equipe. All'ambulanza, al personale del 118 e al personale dell'ospedale. Da ultimo vorrei fare i complimenti a tutto il reparto: oltre ad essere stati professionali, siete stati gentili, umani, comprensivi e sinceri sul mio stato di salute".

"Questa lettera è un sapiente mix di ricordi che molto descrive di una quotidianità, quella vissuta in prima linea dai nostri professionisti, che forse ai più potrà apparire scontata ma che così non è", commenta il direttore generale dell'Asl To3, Flavio Boraso.