Galleria fotografica

Mattinata di sciopero, quella di oggi, mercoledì 7 dicembre 2022, per i lavoratori della «Matrixx srl», che ha rilevato Celio Italia, la catena di abbigliamento.

La protesta si è svolta davanti all’ingresso nord del centro commerciale «Le Gru» di Grugliasco per manifestare il loro disappunto per la gestione del gruppo Bonati, che sta gestendo tutti i punti commerciali dell'azienda francese. 

Solo pochi giorni prima, il 25 novembre 2022, era stato dichiarato lo stato di agitazione per i punti vendita rimasti in attività nell’area Torino Metropolitana: ovvero a «Le Fornaci» di Beinasco e a «Le Gru» a Grugliasco.

In questi giorni è arrivata la notizia della chiusura, il prossimo 31 dicembre 2022, del punto vendita di Grugliasco «che era il fiore all’occhiello», come spiegano i sindacalisti della Fisascat Cisl.

Molti di loro, dal prossimo anno, dovranno andare a lavorare chi in Brianza, chi nel Milanese e chi a Verona. Alcune, con bambini molto piccoli o attualmente in stato di gravidanza, verranno per ora spostate in altri centri vicini a Le Gru. Ovvero Beinasco.

I lavoratori hanno manifestato davanti all'ingresso, distribuendo volantini e avendo anche un diverbio con la proprietà, intervenuta alla manifestazione, dissentendo contro l'azione di protesta delle maestranze. 

«Non siamo colli, siamo essere umani. Vorremmo evitare di girare l'Italia fino all'ultima chiusura di negozio» o «Avete già chiuso cinque negozi in Piemonte» o «Obiettivo 200 negozi? Ci sorge il dubbio: erano 200 in meno?» e, infine, «False promesse». Questi i cartelli esposti nella mattinata odierna fuori dal centro commerciale, mentre alcuni lavoratori indossavano le magliette con sopra scritta la prossima destinazione e i km che dovrebbero percorrere, ogni giorno, per andare e tornare dal negozio.

«I lavoratorio hanno scoperto quasi per caso che Celio Le Gru veniva chiuso. Avevamo avuto una soffiata, abbiamo chiesto alla proprietà se fosse stato vero. In un primo momento hanno negato per poi confermare. I lavoratori non sono «prodotti in vendita» che possono essere trasferiti senza problemi su vari negozi nel territorio italiano. Il mercato della vendita al dettaglio è fortemente in crisi? Certo lo sappiamo benissimo, ma i problemi si affrontano con le istituzioni e nelle sedi opportune, non inducendo i dipendenti, che per anni hanno prestare servizio per questo marchio, a dimettersi poiché impossibilitati a lavorare a 200 chilometri di distanza dalle proprie famiglie. E adesso diciamo basta», afferma il sindacalista Matteo Rossi di Fisascat Cisl. 

«L’emorragia continua. Perché in un anno, dal dicembre 2021 al dicembre 2022, sono stati chiusi i punti vendita di Torino 8 Gallery; Moncalieri; «I Viali» di Nichelino e ora «Le Gru» a Grugliasco. Siamo decisamente preoccupati per il futuro di questi lavoratori. È inaccettabile come siano state condotte queste chiusure», conclude Rossi.