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"Torneranno i prati verdi". Cosi il fotografo professionista Roberto Cavallo, di Givoletto, ha intitolato il suo libro dedicato ad un'epoca molto particolare, in cui tutto il mondo pareva si fosse fermato, a causa di una pandemia globale iniziata con un virus: il Co-Vid 19.

Questo libro è stato da lui pensato, organizzato e realizzato per dare una rappresentazione di ciò che è avvenuto durante il lockdown, per lasciare traccia di un periodo suddiviso in tre fasi, mentre il paese si era unito, mettendo insieme tutte le forze e le proprie risorse per rendere meno difficile e drammatico questo momento in cui cambiavano le abitudini quotidiane di tutti, dei grandi e dei piccoli, dei giovani, delle famiglie. Modificando così la solita routine di ognuno.

La prima fase, ossia quella dell'isolamento, costringeva chiunque a stare nelle proprie case, togliendo la libertà ad ognuno di noi di fare ciò che facevamo prima, di svolgere le proprie attività, che praticavamo quando tutto sembrava scontato, oltre ad essere normale.

In questa fase sono stati definiti "eroi" i volontari del nostro paese, della squadra AIB, composta da diverse persone, per lo più di giovani ragazzi che, in collaborazione con i commercianti del territorio, consegnavano ogni giorno a domicilio spesa e medicinali, donando inoltre quel sorriso che nonostante ci fosse la mascherina a coprirlo, lo si poteva vedere nell'espressione dei loro occhi.

Le prime immagini del libro sono quelle del 25 aprile, anniversario della liberazione d'Italia, che ritraggono il nostro sindaco Azzurra Mulatero insieme al vice sindaco Marco Fabbro, entrambi con lo sguardo rivolto verso l'alto, come segno di speranza, a guardare la bandiera italiana, ad arricchire questi scatti non potevano mancare le frasi del nostro inno nazionale.

A seguire, gli uffici del comune con il personale addetto e poi i commercianti fotografati all'interno dei propri locali, gli agenti della polizia municipale che monitoravano l'andamento, a valorizzare ed impreziosire ogni immagine c'è una frase dedicata ed ideata dagli stessi soggetti fotografati.

Una delle immagini che più colpisce è quella "pilota", definita così dall'autore Roberto, che ritrae i medici dell'ambulatorio in movimento, con un passo avanti, perché sono loro in prima linea per lottare contro questo virus così aggressivo tanto da intimorirci ogni giorno, con l'aumento costante dei contagi.

La seconda fase è quella in cui si cominciava ad avere quella poca libertà che tutti avevamo apprezzato nonostante non fosse la realtà di ciò che avveniva poco prima del primo decreto, ma che la gente comunque assaporava dopo quel periodo in cui si aveva avuto più tempo di riflettere, di mettere in pratica i propri hobby, di inventarsi delle cose, di godersi i propri spazi e la propria casa.
Con l'inizio della primavera, in molti si sono dedicati ai giardini, agli orti, per dare colore a quegli angoli vuoti, per togliere il grigio che prevaleva davanti agli occhi e fare rumore per coprire quel silenzio quasi assordante.

Infatti, durante la terza fase, l'autore del libro ha avuto la brillante e geniale idea di farsi raggiungere in piazza, adottando tutte le dovute precauzioni e misure di sicurezza del contenimento anti-covid, dai cittadini che desideravano farsi fotografare, chiedendo di portare con sé un oggetto significativo ed il più utilizzato durante il periodo della fase 1, cioè quello dell'isolamento.


In molti hanno apprezzato la sua idea e si sono muniti di diversi oggetti con cui farsi immortalare, tra cui libri per gli amanti della lettura, attrezzi da cucina e da pittura per chi voleva trascorrere il tempo rilassandosi, accessori sportivi per chi voleva continuare ad allenarsi a casa non potendo andare in palestra, amici a 4 zampe, strumenti musicali, giochi....

Altre immagini molto rappresentative sono quelle in cui i docenti e i bambini sono i protagonisti di quella che è stata definita "DAD" (didattica a distanza), in cui si collegavano su meet col PC per fare lezione dalla propria stanza, in modo da non perdere i contatti coi docenti e col resto della classe e allo stesso momento, per andare avanti col programma scolastico.
Perché anche se il mondo sembrava si fosse fermato, la vita ha continuato ad andare avanti, com'era giusto che fosse...

Proprio la "DAD" sarà l'aspetto speciale di questa situazione, non si era mai praticata prima di questa pandemia. Questo libro sarà una delle  testimonianze che in futuro farà parte della nostra storia, sarà sfogliato da prossime  generazioni che non avranno vissuto realmente ai tempi del Co-Vid 19.

Il libro si conclude con la visione di uno spettacolare tramonto che segue la spensieratezza di una bambina che gioca all'aperto in mezzo al verde, proprio così conclude l'autore il suo libro... torneranno i prati verdi.

Per la presentazione di questo progetto, Roberto Cavallo ha allestito una mostra che si è tenuta a fine agosto nella sala consiliare del comune di Givoletto, durante la quale sono giunti in molti, che pur mantenendo la distanza di sicurezza, hanno raggiunto l'occupazione di gran parte del locale, dimostrando così interesse e curiosità per il libro che parla di un momento che lascerà il segno nella storia dei nostri tempi.

Sara Accardo (Foto di Roberto Cavallo, che ringraziamo)