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Csf Carmagnola e Volpiano Pianese sono state escluse dal 45° Superoscar. Questa la decisione presa dal Comitato Organizzatore dopo la gazzarra avvenuta domenica 31 agosto 2025 a Collegno durante la sfida fra le due formazioni valida per la categoria Under 14.

La decisione è stata presa dopo aver visto il referto arbitrale e dopo aver visionato anche alcuni contributi video seppur «demandando alle decisioni del Giudice Sportivo competente sulle condotte dei tesserati coinvolti e tenuto conto del danno di immagine arrecato alla nostra storica manifestazione».

Nella nota, il Comitato Organizzatore spiega come «il comportamento di alcuni tesserati di ambedue le compagni ha violato, infatti, i principi di etica sportiva che da sempre guidano l’organizzazione del torneo Superoscar del calcio giovanile torinese. La decisione è determinata anche dalla volontà di preservare la serenità di tutti quei tesserati delle due società che nulla hanno a che vedere con gli episodi verificatisi a fine gara.

Il Comitato Organizzatore prende atto e ringrazia la società Volpiano Pianese che, nella giornata di ieri (2 settembre) ha inteso – con profondo senso di responsabilità – ritirarsi dal torneo Under 14 con comunicato ufficiale inviato a codesto comitato nel pomeriggio. Un gesto che la dice lunga sulla volontà della società di fermarsi e riflettere sull’accaduto.

Stesso dicasi per la società CSF Carmagnola, investita da una vera e propria tempesta mediatica, che ha mostrato rispetto e spirito di collaborazione. Ciononostante, codesto Comitato non può esimersi da assumere determinazioni che possono e devono rappresentare un monito per tutti coloro che prendono parte ad un torneo che da 45° anni promuove i principi di lealtà, rispetto dei compagni e degli avversari».

Come da regolamento interno, il Comitato Organizzatore del Superoscar, ha deciso, altresì, di infliggere la penalità di punti tre nella classifica dell’Oscar per la stagione sportiva 2025/2026 alle due società.

Il Comitato Organizzatore del Superoscar ha anche deciso di organizzare – in data da concordare alla prima riunione utile – con parte del ricavato dell’incasso del torneo, un evento formativo sul Fair Play e la non violenza nello sport, cercando di coinvolgere e sensibilizzare istituzioni ed autorità.

«Il Superoscar da sempre rappresenta per molti bambini e ragazzi un ricettacolo di sogni, che si possono leggere ancora in un pallone che rotola mentre un bambino lo insegue. Noi sentiamo forte il dovere di difendere il diritto di ogni singolo bambino e ragazzo di continuare a coltivarlo questo sogno.

Fermarci oggi significherebbe darla vinta alla violenza. Fermarsi oggi significherebbe non credere più in quello che facciamo, con passione e sacrificio, investendo nel calcio la risorsa più preziosa che abbiamo: il tempo.

E non è certo un gesto vergognoso di un non tesserato a fermarci. Un individuo, non un dirigente, un allenatore, un giocatore o un addetto ai lavori, quindi in quanto tale fuori da qualsiasi controllo e/o prevenzione».