Collegno attende con preoccupazione il voto in consiglio comunale a Torino oggi pomeriggio relativo all'Alta Velocità. 

L'eventuale approvazione dell'ordine del giorno potrebbe aprire all'ipotesi di mediazione tra Lega e Cinque Stelle sul raddoppio dei binari della linea storica.

<I dati e le conseguenze sono state illustrate da RFI nella seduta dell'Osservatorio del 3 ottobre scorso: in quell'occasione è stato sottolineato alla presenza di tutti i sindaci del territorio che  l'ipotesi di raddoppio fosse irragionevole e non praticabile, perché comunque non risolverebbe la questione velocità di tratta e traffico ferroviario - dichiara il Sindaco di Collegno Francesco Casciano - ; non immaginavo che qualcuno potesse prenderla sul serio. Per la città sarebbe una sciagura. Le persone coinvolte sarebbero più di un migliaio, almeno la metà di Collegno. Il numero complessivo degli sfollati sarebbe superiore a quelli  del Ponte Morandi di Genova. Ad essere compromesse attività produttive e edifici residenziali

Sarebbero devastanti le conseguenze sulle abitazioni causate dall'eventuale abbattimento del cavalcaferrovia di corso Francia e dai lavori di rifacimento completo dei due sottopassi San Massimo e Nuto Revelli - commenta Casciano - Tra l'altro proprio tra i due sottopassi è  prevista la fermata della metro' certosa e  che sarà l'interscambio modale tra treno e metropolitana moltiplicando il valore strategico del servizio ferroviario.

Una progettualità complessiva di mobilità urbana integrata verrebbe demolita, una proposta economica e sociale che Collegno e tutto il quadrante nordovest dell'area metropolitana hanno costruito negli anni per un sistema di trasporti utile e efficiente - prosegue il Sindaco di Collegno -La città attende invece l'inizio dei lavori già appaltati da Rfi per la sicurezza acustica della città. Le Ferrovie dovrebbero iniziare i lavori per le barriere antirumore per oltre 10 milioni di euro".

 Per questo Casciano ha chiesto al "Viceministro Laura Castelli, eletto nel nostro collegio, di opporsi a questa ipotesi e di impegnarsi affinché vengano rimessi a disposizione al più presto i fondi del progetto periferie tolti dal Governo gialloverde ai nostri Comuni".