Un’altra notte di passione e paura per gli abitanti di Givoletto. Una notte di terrore per quelli di Cafasse, Monasterolo, Corio, Lanzo e Germagnano.
Dalla tarda serata di ieri, infatti, gli uomini dell’Aib e dei vigili del fuoco sono in azione per cercare di spegnere gli incendi boschivi sopra a Givoletto, zona Santa Maria, e sul Monte Basso di Cafasse.
La perdurante siccità ha dato una mano ai soliti piromani che, da qualche tempo, continuano ad appiccare incendi in tutta la zona a nord di Torino. Quella appena trascorsa è stata una nottata di super lavoro per vigili del fuoco e squadre Aib di tutto il Canavese, spedite a più riprese nella zona di Cafasse, Givoletto e Corio per una serie di incendi boschivi visibili a chilometri di distanza a causa delle lingue di fuoco. Incendi che, in alcuni casi, si sono anche pericolosamente avvicinati alle abitazioni.
Tant’è che a Givoletto sono state evacuate una decina di abitazioni, con una trentina di residenti che hanno passato la notte all’interno del Polivalente, debitamente allestito e organizzato dal personale della protezione civile.
Il forte vento ha reso difficile le operazioni di contenimento delle fiamme. Un’ardua impresa per gli oltre 80 operatori AIB e Vigili del fuoco che si sono attestati in difesa di alcune abitazioni. Questa mattina sul posto ulteriori Squadre AIB dalle altre province per dar manforte ai colleghi della zona.
Con loro anche un Canadair, che si occuperà di spegnere l’incendio, e due elicotteri Erickson, che invece avranno il compito di buttare acqua nelle zone già spente.
I vigili del fuoco, nella tarda serata di ieri, sono intervenuti anche per due roghi boschivi a Rivarossa e Rivara. In entrambe le situazioni, per fortuna, si è trattato di incendi di poco conto, forse innescati dal lancio di qualche mozzicone di sigaretta.
“E’ stato un vero disastro - commenta la sindaca Azzurra Mulatero - ed è triste dover dire alle famiglie che l’unica cosa da fare è abbandonare le case. Un grazie enorme a vigili del fuoco e Aib per quanto stanno facendo. Sono persone uniche, preziose. A loro va il grazie di tutta la cittadinanza e dell’amministrazione comunale”.
Se il responsabile del coordinamento darà parere positivo, le persone potranno fare ritorno a casa per qualche ora. Perché la paura è che stanotte possa ripetersi la stessa storia, visto l’arrivo del Föhn.
Stessa storia a Cafasse, dove dalle 23 sono in azione numerose squadre nei boschi del Monte Basso, più precisamente dall’area attrezzata in zona Mandria fino a Monasterolo, anche se nel corso della notte si è esteso fino a Germagnano.
Per tutta la notte, i carabinieri della compagnia di Venaria hanno presidiato la zona della Direttissima.