Parte con un primo grande screzio la nuova avventura di Claudio Gambino a sindaco di Borgaro.
Pochi minuti fa, l'ormai ex assessore a Decentramento, Istruzione, Pari opportunità e Trasparenza, Marcella Maurin, ha annunciato che non farà parte della nuova Giunta comunale.
"Con mio grande dispiacere comunico ai borgaresi e ai miei 208 elettori che non sono stata riconfermata come assessore della nuova giunta Gambino. La motivazione... mah provate voi a darmela. Cinque anni fa sono arrivata a Borgaro in punta di piedi. Non è stato facile per una mamma trovarsi dalla sera alla mattina in un mondo così difficile. Due erano le possibilità: scaldare la sedia e fare la bella statuina, oppure cercare di dimostrare che anche una semplice mamma poteva fare del bene per la collettività.
Cosa ho fatto in 5 anni? Salvato, con una mia personale mediazione, lunga e difficile, un supermercato dalla chiusura, evitando la perdita di una dozzina di posti di lavoro, trasferiti a Mappano 30mila euro per giochi e sistemazione della rotonda, fatti recuperare al Comune oltre 30mila euro di crediti sui servizi scolastici, ottenuto finanziamenti da vari enti, creato il progetto "Giochiamo a crescere insieme", gratuito, per la fascia 0-3 anni, promosso il progetto "Se vuoi" sulla legalità, portando a Palermo per 3 giorni alcune classi dell'istituto comprensivo, organizzato incontri per la lotta contro le mafie e gli atteggiamenti mafiosi, istituito i pacchi di benvenuto per i nuovi nati, offerto il "bonus laureati" per i ragazzi che terminano un certo percorso universitario, redatto il regolamento per i servizi a domanda individuale, adottato una politica di sensibilità, sul territorio, contro la violenza sulle donne (panchine rosse e altre iniziative), promosso il progetto "Giunti al punto", con la donazione di centinaia di libri alle scuole del territorio, istituito il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze, per avvicinare i piccoli alla cittadinanza attiva inaugurato lo “Spazio Bebè” all’interno del municipio e molto altro ancora".
Su Facebook, poi, la Maurin spiega come il suo percorso "finisca qui. Poiché il sindaco non ha più creduto in me. Potrei dimettermi, ma sarebbe da vigliacchi e tradirei le 208 persone che hanno creduto in una persona onesta e integerrima, che non ha promesso nulla in cambio. Ho sempre cercato di trasmettere ai miei figli i valori importanti; e tra questi, in primis, il rispetto. Grazie Borgaro per aver creduto in me".