Entra nel vivo il progetto città universitaria di Grugliasco. Questa mattina, lunedì 17 novembre 2025, è stata presentata la revisione al piano regolatore comunale.
Una revisione che arriva con due anni di anticipo rispetto alla scadenza naturale dei dieci anni ma che fa traspirare la volontà amministrativa di dare vita a una Grugliasco «universitaria, dove ci sia integrazione tra Università e territorio, sull'esempio di tante altre città italiane ed europee. Senza andare troppo lontano e citare appunto città italiane o europee, basti pensare a come si è trasformata la zona del Campus Einaudi a Torino. Ecco, noi vorremmo poter replicare, su scala più estesa, quel che è successo in un quartiere intero di Torino che è diventato pienamente universitario, che vive con l'università e dell’università», spiegano il sindaco Emanuele Gaito e l’assessore alla Governance Territoriale, Luciano Lopedote.
Nell'autunno 2026 si concluderà il cantiere per la Città delle Scienze dell'Ambiente con l'arrivo previsto di 10mila persone tra studenti, docenti e altro personale a servizio dell'Università «e che comporterà una trasformazione decisiva per la nostra città ma anche problematiche da affrontare rapidamente».
Tra le problematiche da affrontare c'è la scarsità di alloggi dedicati agli affitti a lungo termine a favore di quelli a uso transitorio, in costante aumento
Parte del fabbisogno di residenze universitarie sarà soddisfatto con la rifunzionalizzazione di parte del complesso dell'ex Ospedale Psichiatrico, nel parco vicino ai dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali Alimentari e Scienze Veterinarie. Edisu ha già avviato la riconversione in residenze per studenti di una parte dei fabbricati dell'ex Ospedale Psichiatrico con la previsione di 250 posti letto.
«Tuttavia è necessario individuare ulteriori aree idonee, anche a partire da alcune proposte già pervenute per la realizzazione di residenze universitarie intervenendo su fabbricati esistenti», spiegano gli amministratori grugliaschesi. E i fabbricati saranno una parte dell'ex convento delle suore Missionarie della Consolata nell'area tra via Crea e corso Allamano, dove c'è già una rsa; la ex Barbero su corso Torino; un'area tra strada Antica di Grugliasco e via Marzabotto. Altre aree che potrebbero essere prese in considerazione sono: una in via Castagnevizza; una nel quartiere “Borgo Nuovo”; un'area in strada del Gerbido e una di proprietà comunale in via Pietro Micca che è inserita nel piano delle alienazioni immobiliari.

