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“Gli Italiani e le italiane hanno scelto la Repubblica per una società libera, democratica, pacifica, la città di Venaria Reale ha così votato: monarchia: 2011, Repubblica: 6138”. 

E’ quanto riporta la targa in ricordo del Referendum del 2 giugno del 1946 e che si può vedere sulla facciata di Palazzo Civico. Una targa che ieri sera, in occasione del 75esimo anniversario della Repubblica, è stata riconsegnata alla città dopo il restauro da parte della Unione Edili Affini e con il prezioso contributo della Gesin Manutenzioni. 

“In perfetta adesione alla propensione attitudinale verso la riqualificazione, rispondendo alla richiesta del Sindaco – spiega la priora dell’Unione Edile e Affini di Venaria Reale, Piera Bentivegna – è stato eseguito l’intervento di ripristino della lapide posta sulla facciata del municipio, a memoria del referendum repubblica-monarchia svoltosi nel 1946. Sulla lapide, in marmo bianco di Carrara, ha operato il dottor Gianluca Cresciani, Maestro dell’Istituto d’Arte di Roma, asportando le polveri incoerenti e reintegrando i pigmenti all’interno delle incisioni”.

Durante la celebrazione c’è stata la deposizione della corona d’alloro da parte di una rappresentanza del 34° distaccamento permanente Aves Toro, guidati dal comandante tenente colonnello Salvatore Barbanti. E’ poi seguito un minuto di raccoglimento a tributo delle vittime della funivia del Mottarone.

A seguire il sindaco Fabio Giulivi, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Ferrauto e il presidente del consiglio regionale Stefano Allasia hanno consegnato una copia della Costituzione a tre neo maggiorenni, studenti del liceo scientifico Filippo Juvarra: Matteo Rocchetti, Adaeze Ilonwa e Marea Gilardi accompagnati dal vice preside Piero Strigazzi e professoressa Cinzia Zaccaro.

Alla cerimonia erano presenti tutti gli assessori della giunta comunale, il Consigliere regionale e metropolitano Paolo Ruzzola, gli assessori regionali Maurizio Marrone e Andrea Tronzano, il  capitano Silvio Cau, comandante compagnia carabinieri di Venaria Reale, il maresciallo Salvatore Liuni, comandante della stazione dei carabinieri di Venaria Reale, il comandante della polizia municipale, Alberto Pizzoccaro.

Piazza Martiri era in festa, dopo un anno di pandemia, nel rispetto delle norme anti contagio, e con la partecipazione delle associazioni combattentistiche ciascuna sulle note dell'inno di Mameli eseguito dal Corpo Musicale Giuseppe Verdi.

Il presidente regionale Alberto Cirio, ha portato i suoi saluti saluti alla città con un collegamento telefonico, nel segno della ripartenza: “Oggi è una giornata importante, un momento di gioia per tutti noi. Quest’anno, la Festa della Repubblica assume un significato permeato ancora di più dei valori di ripartenza. Come ha ricordato il presidente della Repubblica Mattarella. E questa ripartenza, si può ottenere soltanto con il vaccino, per un ritorno alla normalità. Perchè si possa guardare aventi e far uscire la nostra regione e il nostro paese da questa situazione. La Regione Piemonte si trova al terzo posto per il successo della campgna vaccinale, grazie al contributo dei sindaci, dei volontari e al nostro sistema sanitario e dei 250 hub vaccinali che abbiamo aperto. Da domani (oggi per chi legge, ndr) 5000 vaccini saranno distribuiti alle aziende invece, dalla prossima settimana saranno distribuite anche alle farmacie. La campagna vaccini è uno stimolo a guardare avanti, a fare del nostro meglio. Da qui, bisogna ripartire e bisogna pensare a risollevare il paese e creare il lavoro, per i cittadini piemontesi, utilizzando le risorse del recovery plan. Unendoci sempre di più per lavorare insieme, così come i progetti che porteremo avanti con il sindaco Giulivi e la sua giunta”.

Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, nel suo intervento afferma: «Il 2 Giugno segna una data importante, spesso non considerata pienamente. Si tratta di uno dei capisaldi della svolta epocale del nostro Paese. Per la prima volta il popolo italiano, in tutte le sue componenti, fu chiamato ad esprimere la propria scelta e determinare il destino dell’Italia. Il referendum e l’elezione dei membri dell’assemblea costituente diedero vita alla carta costituente, nostro documento fondativo, la base del nostro stare insieme. In quegli anni, l’Italia visse una delle stagioni più costruttive e creative della sua storia. La Costituzione fu il frutto di un compromesso di alto profilo, che ha fatto dell’Italia una Nazione moderna. Ringrazio l’amministrazione comunale e tutti coloro i quali hanno dato un contributo fondamentale durante l’emergenza Covid. Siamo vicini ad una nuova normalità, c’è ancora tanto lavoro da fare, ma possiamo fare la differenza».

Ma, ai nostri giovani, quanto interessano i concetti della Costituzione? Il sindaco Fabio Giulivi dichiara «È nostro preciso compito dimostrare che il nostro impegno, dalle cose più piccole al rispetto della Costituzione, sia degno della loro attenzione. Credibilità e autorevolezza del nostro operato, passano anche attraverso un loro diretto coinvolgimento nella amata “cosa pubblica, primaria risorsa della Pubblica Amministrazione. Lo Stato appartiene a tutti i cittadini, per certi aspetti ancora di più a quelli che hanno l’onere e l’onore di costruire le basi della società futura. Solo la diretta partecipazione sancisce il più alto valore alla cittadinanza, che deve essere il più possibile attiva. La classe politica odierna ha bisogno di essere messa di fronte ai limiti e soprattutto ai compromessi a cui a volte scende, tradendo quel dovere di cittadini al di sopra di ogni espediente. Giovani e meno giovani hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e alla Costituzione”.

“Non bisogna arrendersi all’indifferenza, le grandi primavere, le rinascite nel mondo hanno avuto per protagonisti i giovani, che sono sempre stati capaci di azioni coraggiose e portatrici di rinnovamento, di non delegare, diventando protagonisti del loro futuro, andando oltre la linea del qualunquismo. Per questo chiediamo a gran voce di non farci mancare la vostra freschezza, la vostra capacità di giudizio, la vostra capacità di critica, il vostro coraggio. Camminiamo verso la stessa direzione, ma soprattutto, non datevi per vinti. Il mondo si può cambiare davvero, il mondo si deve cambiare davvero, ma possiamo farlo, e lo crediamo convintamente, solo assieme a voi!».

"Doveroso citare le parole di uno dei padri costituenti, Pietro Calamandrei, in un estratto del discorso che tenne a Milano nel 1955 “Nella Costituzione parlano Grandi voci lontane, grandi nomi lontani… Ma ci sono anche umili nomi, voci recenti!”, dichiara Ferrauto.

Una giornata speciale, quella vissuta dai cittadini Venariesi, per la Festa della Repubblica. Un 2 Giugno particolare, celebrato al tramonto, con Palazzo civico illuminato dal tricolore, sulla parete frontale frutto della vittoria della Città di Venaria Reale al bando “Premio Innovazione ANCI 2020”, finanziato da Enel Sole, per la quale erano presenti Christian Rosario Sortino, responsabile Sales Delivery Area Nord Ovest Enel X; Antonio Bonetto, Sales e Delivery Area Nord Ovest Enel X e Dario Russo Tecnico Direzione Lavori. Ma la giornata era iniziata con la Mostra sulla Carta Costituzionale a cura della sezione locale dell’Anpi, che si è tenuta presso l’Infopoint di piazza Don Alberione. Sempre nello stesso luogo, il gruppo Scout Agesci Venaria Reale 1 ha svolto attività di informazione sulle discriminazioni e di raccolta fondi per l’autofinanziamento delle proprie attività.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Città di Venaria Reale e dalla Presidenza del Consiglio comunale, con la collaborazione del Comitato della Memoria e il supporto tecnico della Pro Loco Altessano - Venaria Reale.

Silvia Iannuzzi