La banda dei falsi testamenti ha provato a colpire anche a Venaria. I malviventi, cinque per la precisione, come emerso dalla procura di Milano, avrebbero puntato all’eredità di un venariese, Giampaolo Campaner, 71enne, morto nell’aprile 2020 e trovato dopo diversi giorni nel suo appartamento di via Petrarca.
Come ben analizzato dai pm Eugenio Fusco e Maura Ripamonti, la banda si informava su tutte quelle persone trovate dalle forze dell’ordine prive di vita nelle loro abitazioni, cercando quelli che non avessero parenti, scandagliando le testate giornalistiche on line alla ricerca di qualche dettaglio.
Tramite falsi testamenti, poi, redatti da altrettanto falsi notai americani, ecco accaparrarsi le eredità, fatte di denaro, oggetti preziosi, case, terreni o auto. Questo grazie ad un avvocato di Reggio Calabria che si presentava nel momento in cui veniva nominato il curatore dell’eredità in oggetto.
Peccato che, grazie ad errori marchiani presenti nei testamenti, i curatori abbiano iniziato a sospettare la truffa, denunciando tutto alle autorità competenti, facendo scattare l’indagine.
Complessivamente sono 14 i casi in tutta Italia. Sul caso di Campaner sono in corso ulteriori accertamenti per capire dove siano quei beni e se siano stati oggetto di questa maxi truffa nazionale.