I carabinieri della stazione di Venaria sono intervenuti in via Giordano Bruno a Venaria, ieri pomeriggio, per arrestare Giovanni A., 23 anni, residente a Venaria, per estorsione. L’intervento dei militari è stato richiesto da Carlo (nome di fantasia), un operaio di 25 anni, residente a Venaria, che ha denunciato di essere vittima di estorsione dal 2012.
 
Il 23enne era stato arrestato nel 2012 per possesso di droga e in quella circostanza era in compagnia di Carlo. Dopo aver scontato qualche giorni di carcere, il ragazzo si era presentato a casa di Carlo e gli aveva chiesto il pagamento di 500 euro per le spese legali e per non aver fatto il suo nome agli inquirenti. Durante quell’incontro, Giovanni A. ha anche picchiato violentemente Carlo per ottenere il denaro richiesto. A pagare il debito erano stati i genitori di Carlo. 
 
Giovanni A. era poi sparito dalla vita di Carlo, ma è ricomparso nel maggio del 2018. Pedinamenti, auto danneggiate e continue richieste di denaro; 10 euro, 20 euro, 30 euro, piccolo somme ma la vita di Carlo era diventata un infermo perché l'ex amico lo seguiva ovunque e lo minacciava e picchiava in continuazione. Una sorta di stalker del ricatto. Dieci giorni prima dello stipendio di Carlo, Giovanni A. era sotto casa a incassare il «pizzo del silenzio». 
 
«Sono finito in carcere per colpa tua, devi pagare per il mio silenzio», continuava a ripetere ad ogni incontro. La vittima ha denunciato la sua vicenda ai carabinieri e con i militari ha concordato le modalità per la consegna dell’ultima rata da 500 euro. I militari si sono presentati all’appuntamento con Carlo e quando è avvenuto la consegna del denaro sono intervenuti per fermare Giovanni A. L’uomo è stato arrestato per estorsione e collocato ai domiciliari.