La Smat, il gestore del servizio idrico integrato, ha richiesto a numerosi sindaci dell’area metropolitana di Torino di redigere ed emettere ordinanze per il razionamento dell’acqua potabile per usi non potabili:  
• l’irrigazione ed annaffiatura di orti, giardini e prati
• il lavaggio di aree cortilizie e piazzali
• il lavaggio di veicoli privati
• il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua
• tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico.

Tra gli 80 Comuni interessati dalla richiesta ci sono Cafasse, Caselle, Fiano, Givoletto, La Cassa, Pianezza, San Gillio e Val della Torre.

In queste cittadine, i sindaci (o commissari prefettizi) hanno emesso, o lo stanno per fare, le ordinanze contro lo spreco idrico. 

Ma il passo successivo, se non dovesse piovere, sarà quello del razionamento delle acque.