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Dopo il Tar, anche il Ministero dell'Università e della Ricerca dà ragione al cafassese Giovanni Ravalli, che rimarrà Garante della Regione Piemonte per l’infanzia e l’adolescenza.

Le opposizioni politiche regionali (Pd, 5 Stelle, Avs, Stati Uniti d'Europa) avevano chiesto la sua decadenza perché mettevano in dubbio il titolo di studio che non sarebbe rientrato tra le lauree umanistiche o giuridiche richieste dalla legge.

Il Ministero, fatte le dovute verifiche, ha confermato come i cinque anni di studio di Ravalli in Scienze Religiose sono riconosciuti come ‘laurea’.

«Nei mesi scorsi, sono stato oggetto di una feroce polemica sulla presunta mancanza del requisito del titolo di studio necessario per ricoprire il ruolo di Garante per l’infanzia e l’adolescente della Regione Piemonte. E' da pochi giorni pervenuto il documento del ministro dell'Università Anna Maria Bernini che attesta l’equipollenza del mio titolo di studio alla laurea dell'ordinamento didattico universitario, mettendo quindi fine a queste sterili polemiche. Il mio impegno a servizio dei più giovani continua con ancora maggiore determinazione. La verità vince, prima o poi vince sempre», commenta soddisfatto Ravalli.