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Dopo 14 anni di attività sul territorio, l'associazione «Matrioska» è costretta a lasciare Pianezza, essendo stata «sfrattata» con una telefonata da parte del sindaco Antonio Castello nei giorni scorsi.

E questo dopo anni di raccolte di abiti - anche da confezionare - giocattoli e tutto quello che può essere utile alle popolazioni di Ucraina e Romania. Ma soprattutto dopo aver accolto famiglie, madri, figli provenienti dall'Ucraina martoriata dalla guerra.

A denunciare l'accaduto la stessa associazione attraverso un post social, rimarcando come il sindaco abbia spiegato come quei locali servano per spostare lì i viveri che il Comune utilizza per i pacchi alimentari, poiché l'ex Caserma dei Carabinieri di via Mazzini, attuale sede del deposito dei viveri, è in procinto di essere ristrutturata:

«Con una telefonata il sindaco ci ha ordinato di lasciare immediatamente libero lo spazio che abbiamo utilizzato per 14 anni, in convenzione col Comune e con la scuola. La nostra associazione ha sempre utilizzato quello spazio per raccogliere, confezionare, donare ai più bisognosi abiti, scarpe e giocattoli che periodicamente abbiamo spedito in Ucraina e in Romania. Non potevamo sprecare ciò che era rimasto - ancora tanto - dopo la spedizione del 30 novembre perciò ci siamo attivati per spostare tutto in locali provvisori, in attesa di poter spedire».

Tanti cittadini hanno voluto dare una mano, una volta saputa la notizia «Vogliamo ringraziare chi ha inscatolato i materiali, chi ha trasportato con le auto in altri locali, chi ha messo a disposizione temporaneamente i locali e chi ha portato a casa sua 5,10 scatoloni in attesa di spedizione. La nostra richiesta di aiuto ai volontari e ai simpatizzanti si è diffusa anche su molteplici chat non nostre che ci hanno portato tante persone ad aiutare. Cerchiamo un locale più piccolo, in affitto o in prestito d’uso gratuito, per riprendere l’attività appena possibile».

Le opposizioni: «Perplessi e rammaricati»

Senza parole i consiglieri di opposizione Silvia Barbieri (Pianezza Protagonista), Claudio Grasso (Con Sara), Gianni Minò (Pianezza Protagonista), Stefano Truccero (Insieme per Pianezza) e Sara Zambaia (Con Sara): 

«La notizia secondo cui il Sindaco di Pianezza, Antonio Castello, il 15 novembre ha chiesto all’Associazione La Matrioska ODV di sgomberare immediatamente fin dal 16 novembre, senza congruo preavviso e senza alcun tipo di comunicazione ufficiale, il magazzino utilizzato legittimamente dall’Associazione grazie alla convenzione del 2010 tra l’Associazione, il Comune di Pianezza e la Direzione Scolastica, ci lascia perplessi e rammaricati.

La Matrioska ODV nasce nel 2007 con l’obiettivo di ospitare durante le vacanze estive e per il tramite delle famiglie pianezzesi volontarie, minori ucraini, orfani o indigenti e di raccogliere e spedire in Ucraina generi di prima necessità e indumenti per le famiglie bisognose.

Il ruolo dell’Associazione, che è diventata in questi anni un vero punto di riferimento per il territorio, si è reso ancora più importante a seguito dello scoppio del conflitto armato che, tuttora, colpisce tale territorio. In quella circostanza una ventina di donne e bambini sono stati ospitati presso famiglie pianezzesi. Fatto questo, che per alcuni continua ancora oggi, riconosciuto pubblicamente dalle Regione Piemonte e dall’autorità consolare Ucraina.

La Matrioska ODV, ha spiegato che nei giorni passati il Sindaco Castello ha personalmente telefonato alla Presidente anticipando che l’Amministrazione avrebbe voluto rientrare nelladisponibilità del magazzino per spostare lì i viveri che il Comune utilizza per i pacchi alimentari, poiché la ex Caserma dei Carabinieri di Via Mazzini, attuale sede del deposito dei viveri, è in procinto di essere ristrutturata.

Nel conseguente sopralluogo, effettuato in data 31 ottobre u.s. presso il magazzino de La

Matrioska ODV e al quale il Sindaco non si è presentato, il funzionario comunale incaricato ha

preso visione dei locali e, in accordo con l’Associazione, ha stabilito che gli spazi sarebbero stati

divisi per poter continuare ad ospitare anche il materiale dell’Associazione. Due giorni fa, il 15 novembre 2024, il Sindaco Castello è intervenuto nuovamente, sempre personalmente e senza alcun tipo di comunicazione formale, chiedendo alla Presidente di sgomberare entro l’indomani, e dunque entro ieri, l’intero magazzino, smentendo quanto concordato con il funzionario comunale, negando l’esistenza della convenzione del 2010 (prot. n. 1102 del 15 novembre 2010) e annunciando altresì che in caso di mancato sgombero avrebbe avvertito i Vigili del Fuoco per verificare la natura del materiale in esso stoccato.

Riteniamo che i fatti verificati siano gravi per molteplici ragioni: il Sindaco dimentica che la Pubblica Amministrazione comunica le sue decisioni ufficialmente solo mediante atti scritti e protocollati, abusa della sua posizione per decidere discrezionalmente l’utilizzo delle sedi associative, senza attenersi alle convenzioni comunali esistenti oltre a sconfessare l’azione professionale di chi – il funzionario comunale – è legittimamente incaricato di trovare congrue soluzioni, rispetto agli atti approvati.

Ricordiamo anche che la convenzione in oggetto riporta che essa può decadere su richiesta di una delle parti con un preavviso di tre mesi.

Aggiungiamo che il Sindaco, essendo al suo terzo mandato, è perfettamente a conoscenza dell’attività dell’Associazione: se riteneva che il locale individuato dalla convenzione non fosse adatto alla tipologia di attività, poteva comunicarlo nei tempi e modi congrui.

Prendiamo atto del fatto che da un lato questa maggioranza permette ad alcune Associazioni seppur morose da anni di continuare ad occupare spazi comunali e, dall’altro, impone ad altre di sgomberare gli spazi legittimamente utilizzati in base a vigenti convenzioni approvate dall’Amministrazione comunale.

Dove sono finiti i tempi in cui il Sindaco riceveva i bambini e ragazzi ucraini presso la Villa comunale durante i loro soggiorni estivi? Dove è finita la riconoscenza nei confronti di un’Associazione che svolge una simile attività e delle famiglie che hanno messo a disposizione per anni le proprie abitazioni per ospitarli con amore e spirito di solidarietà?

Nel prossimo Consiglio comunale chiederemo ufficialmente spiegazioni di quanto accaduto al Sindaco Castello perché la sua amministrazione non può continuare ad applicare due pesi e due misure con associazioni ritenute amiche e associazioni ritenute non meritevoli. Pretendiamo trasparenza, rispetto e verità, principi che un Primo Cittadino dovrebbe aver ben chiari, soprattutto al terzo mandato di carica.

Nel frattempo, ringraziamo i tantissimi cittadini che in queste ore stanno aiutando i volontari dell’Associazione a liberare i locali e tutti coloro che hanno messo a disposizione provvisoriamente spazi per immagazzinare il materiale frutto di tante generose donazioni perché il bene non si ferma mai».