L'ultimo episodio nel pomeriggio di ieri, sabato 7 settembre 2024, in via Torino, la provinciale che collega Pianezza con Collegno, all'altezza del vecchio albergo.

Ancora una volta, i malviventi provano a compiere la «truffa dello specchietto». Ma, per fortuna, l'automobilista «vittima» - che risiede nella zona ovest - non ci casca e per i truffatori non c'è alternativa che fuggire.

Ieri pomeriggio, attorno alle 16.20, la vittima viene avvicinata da un'auto scura e, contestualmente, sente un "rumore sordo". Poi i "fari" e la richiesta di "fermarsi": "Mi hai rotto lo specchietto. Devi darmi 150 euro". La vittima, però, non ci casca e si "rifugia" in un distributore di benzina, chiamando immediatamente i carabinieri, dove nelle ore successive sporgerà denuncia. I truffatori, come detto, sono invece fuggiti per evitare guai.

La truffa dello specchietto è la più utilizzata sulle strade per spillare euro agli automobilisti inducendoli a pagare una somma per riparare un danno causato all’auto del truffatore, anche se in realtà la rottura delle specchietto non è mai avvenuta.

«Si tratta di un trucco molto semplice – avvertono le associazioni dei consumatori – che consiste nel far credere all’automobilista che la sua macchina, abbia involontariamente urtato il retrovisore dell’auto di chi sta mettendo in atto la truffa. La vittime sentirà il rumore di un colpo secco molto forte sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, (provocato in realtà da una pallina, un bastone) dando l’illusione di un urto immediato».
 
Di solito il truffatore, indicando il suo retrovisore chiaramente già danneggiato, convince la vittima ad un esborso di 100 o 200 euro senza mettere di mezzo assicurazione o vigili. «A questo punto la vittima paga, convinto di aver recato un danno, o per paura che dalla truffa si passi alla rissa. Se vi trovate vittime di simili segnali non fermatevi e chiamate le forze dell'ordine dal cellulare restando all’interno della vostra auto».