Anche il sindaco di Venaria, Roberto Falcone, così come gli attivisti M5S di Venaria, Borgaro, Caselle, Mappano, Rivoli, Collegno e dell'intera zona ovest, era tra i 70mila che oggi hanno marciato per Torino o si sono ritrovati in piazza Castello per dire "no" alla Tav.
"C'eravamo, ci siamo, ci saremo", lo striscione che ha di fatto aperto il corteo.
"Abbiamo dimostrato come Torino e l'area metropolitana abbiano le idee chiare in merito - commenta Falcone - Un'opera costosa, pressoché inutile, C'è una intera valle che da 30 anni dice no alla Tav e nessuno ha mai voluto davvero ascoltare le loro ragioni, tranne il Movimento 5 Stelle, che da subito ha capito e compreso la loro battaglia e il loro grido d'allarme. Con i soldi della Tav potremmo costruire ospedali, scuole, rifare strade e tante altre opere pubbliche di primaria necessità. Specie in un momento dove i Comuni devono fare i conti con la spending-reviev e l'impossibilità di poter assumere personale".