Estorsione in concorso, sequestro di persona a scopo di estorsione, detenzione abusiva di materiale esplodente.
Sono queste le imputazioni a carico di un 22enne (nato a Venaria, ma residente a Borgaro) e di un 18enne (nato a Venaria ma residente a San Maurizio Canavese), arrestati lo scorso 20 dicembre in strada Aeroporto a Caselle dai carabinieri della Tenenza di Cirié e del nucleo operativo di Venaria.
I due sono stati sorpresi subito dopo aver ricevuto, a seguito di minacce, 500 euro in contanti da un artigiano 48enne di San Maurizio.
E’ stato lo stesso artigiano a denunciare l’accaduto, dopo aver scoperto come il figlio fosse stato trattenuto, contro la sua volontà, ed oggetto di violenze da parte dei due. Il tutto per un debito pari a 1.500 euro, verosimilmente per questioni legate alla cessione di dosi di droga.
Il rilascio sarebbe avvenuto solamente dietro il pagamento di 300 euro - cosa avvenuta - e poi di altri 500 euro proprio nel luogo dove è poi avvenuto l’arresto.
A seguito di una perquisizione dell’auto, è stata trovata una borsa con dentro 28 petardi “thunder”, detenuti senza le prescritte autorizzazioni. Sia i soldi sia i petardi sono stati sequestrati.