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Quando dieci anni fa Roberto Montà era diventato per la prima volta sindaco di Grugliaso, ottenne il 55.83%.

Dieci anni dopo, il suo delfino, Emanuele Gaito stravince al primo turno, con una percentuale a dir poco bulgara: con 34 sezioni su 34, infatti, vince con il 70.08%. Distanti, per non dire distanti siderali, tutti gli altri tre antagonisti.

Gaito, 33 anni, sposato, libero professionista, consulente nel campo della pubblica amministrazione sulla programmazione dei fondi europei, era assessore uscente all’Urbanistica e all’Ambiente.

Testa a testa, fino all’ultimo seggio, fra Daniele Berardi, 61 anni, candidato per il centrodestra unito, e Mariano Turigliatto, quest’ultimo per una coalizione composta dalle civiche Grugliasco Democratica e Gru Ecologista. Turigliatto si è attestato al 13.56% mentre Berardi al 13.27%.

Nulla da fare per Vito Coviello, program manager in pensione, 63 anni, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle: per lui il 3.09%.

«Il risultato riconosce credibilità e fiducia al progetto della coalizione del  centrosinistra e mi riempie d’orgoglio. Sono consapevole della grande responsabilità che una vittoria così larga mi affida nella guida della città. E’ un risultato che mi affida una città nella quale ha votato meno della metà degli aventi diritto. Un dato questo che pone degli interrogativi ai quali mi impegnerò a cercare risposte concrete. Dovremo comprendere, e lavorare per riavvicinarli alla Città. 

Sarò il sindaco di tutti: Grugliasco è città di passione e di collaborazione, con una profonda tradizione di partecipazione civica. La passione, l’amore per la città, la concretezza, una visione progettuale chiara, una squadra affiatata hanno consentito di raggiungere l’obiettivo. Da domani  si ricomincia. Anzi si continua, per un altro passo avanti», queste le prime parole del neo sindaco.