Sabato 4 maggio 2024. Una data da segnare sul calendario per gli appassionati del grande ciclismo. Perchè quel mattino scatterà il Giro d’Italia e partirà proprio da Venaria, che per la seconda volta sarà sarà sede della partenza di edizione, la numero 107, dopo quella del 2011 in occasione del 150esimo dell'Unità d’Italia. Mentre nel 2018 era stata sede di partenza della tappa che si concluse poi a Bardonecchia.
«Una scelta di cuore. Per me è una cosa speciale partire da Venaria e arrivare a Torino. Sono molto legato al Piemonte, per via dei miei avi e per i 18 anni da presidente del Toro. Il Giro d’Italia è una corsa che porta cadute dirette e indirette a livello economico. Ogni anno ci sono oltre 800milioni di persone che guardano questo evento», commenta il patron di Rcs, società organizzatrice del Giro, Urbano Cairo.
«La corsa più dura nel paese più bello», sottolinea Paolo Bellino, managing director di Rcs.
E la tappa, la Venaria-Torino sarà di 136 km, con partenza dalla Reggia, passaggio veloce in città e poi via tra Superga, la salita di Berzano San Pietro, nell'Astigiano, e il Colle della Maddalena, per poi tornare a Torino, in corso Casale.
Al vincitore, oltre alla maglia rosa, anche una maglia celebrativa che dovrebbe essere tutta granata.
«Una tappa di 136 chilometri, con dislivello importante di 1450 metri. Una scelta voluta, vedendo anche l’andamento di altre corse nel recente passato, proprio per dare già una scrematura alla classifica», spiega il direttore del Giro, Mauro Vegni.
«Da sindaco, ma anche da tifoso, sono orgoglioso che Venaria ospiti la partenza, per la seconda volta, del Giro d’Italia. Un sport meraviglioso, di grande fatica, simbolo nel Dopoguerra della rinascita. Uno sport che non divide ma unisce e che permette di far emergere le bellezze di ogni città e di ogni Regione. Anche quello della nostra Venaria, candidata ad essere Città Europea dello Sport nel 2025», commenta soddisfatto il sindaco Fabio Giulivi, presente assieme all’assessore allo Sport, Luigi Tinozzi; all’assessore al Commercio, Monica Federico; e al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto.