Domenica 28, dalle 7 alle 23, e lunedì 29 maggio 2023, dalle 7 alle 15, i pianezzesi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco. Al turno di ballottaggio sarà una sfida tra Antonio Castello e Giovanni Minò.

Antonio Castello, classe 1970, medico con specializzazione in Cardiologia, attualmente medico competente militare all’Aves Toro a Venaria. Sindaco per due mandati, dal 2011 al 2021, è sostenuto da una coalizione che forma il «Patto Civico», composto da cinque liste: «Pianezza nel Cuore», «Pianezza Ambiente», «Pianezza Viva», «Pianezza Innova» e «Pianezza Solidale».

Antonio Castello, domenica 28 e lunedì 29 maggio 2023 i pianezzesi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco di Pianezza. Dopo il primo turno non è mai facile riuscire a intercettare tutti i voti presi o aumentare il consenso. Come ha gestito questa parte supplementare di campagna elettorale?

«Abbiamo rimarcato la bontà del nostro progetto. Senza l’aiuto dei partiti ma con la forza delle idee, delle persone e con l’esperienza di chi ha già governato per oltre dieci anni questa città. Il commissariamento aveva interrotto un progetto e un percorso. Ora vogliamo tornare a governare Pianezza e i cittadini lo hanno ben chiaro».

Si sente già sindaco di Pianezza dopo l'ampio consenso del primo turno?

«Saranno le urne a stabilirlo. Certo, il risultato del primo turno (47.55%) ci incoraggia ma non possiamo sentirci già vincitori. Ho massimo rispetto del mio avversario politico anche se devo essere sincero: essere supportato dai partiti non è per nulla un aiuto. Perché non rappresenteranno mai tutta la comunità ma solo chi ha quelle idee e quel pensiero politico». 

Quali sono i primi tre obiettivi amministrativi che si è posto in caso di vittoria?

«In primis il potenziamento dei servizi comunali, scolastici, socio-sanitari e dei trasporti. Poi dare attuazione ai progetti che erano stati troncati a causa del commissariamento. Come il nuovo nido, il progetto di riqualificazione di piazza dei Caduti, il centro storico, il teatro, la caserma dei carabinieri. E poi cercare di attrarre ancora fondi per migliorare ulteriormente Pianezza».

Pensa di poter fare affidamento sui voti di chi al primo turno ha votato per Zambaia?

«Chi vota centrodestra non può votare per chi rappresenta il centrosinistra. Mi pare palese. Anche se il suo gruppo ha deciso di fare un altro percorso rispetto al nostro, abbiamo governato per due mandati e ‘un pezzo’ assieme. Se i pianezzesi che hanno votato Zambaia vogliono continuità, inevitabilmente devono votare per noi».

Perchè i pianezzesi domenica 28 e lunedì 29 maggio 2023 dovrebbero votare per Lei?

«Perchè abbiamo voglia di dare un futuro ancora più roseo a Pianezza. Per far sì che tanti progetti non finiscano nel dimenticatoio o vengano stravolti da chi ha già governato in passato questa cittadina. Votare per il mio avversario politico inevitabilmente vorrebbe dire dare incertezza a Pianezza e, per certi versi, farla ripartire da zero. Ma sono convinto che i pianezzesi abbiano le idee chiare in vista del ballottaggio».

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