Niente luna di miele tra il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle di Rivoli in vista del ballottaggio. 

Nonostante ripetuti incontri, non è stata trovata la «quadra» tra il candidato sindaco Alessandro Errigo e l’area pentastellata che fa capo al candidato sindaco Michele Boulanger, che al primo turno si era attestato al 5.88%. 

«Dopo una disamina del programma e dei temi comuni, abbiamo rimarcato la nostra disponibilità per un eventuale apparentamento certificato dal segretario comunale, in quanto accordo pubblico e trasparente nei confronti dei cittadini.

Alessandro Errigo ha deciso di rifiutare e di rimandare la discussione a seguito di un’analisi, seggio per seggio, dei voti ricevuti dal Movimento. Da parte nostra abbiamo ritenuto inaccettabile la pregiudiziale di legare un nostro coinvolgimento nell'amministrazione ad una, almeno per noi, incomprensibile valutazione dei flussi elettorali mediante la quale sarebbe stato determinato il peso del nostro coinvolgimento. Nell’impossibilità di consegnare ai cittadini rivolesi un accordo chiaro sul futuro della città, decidiamo di non dare indicazioni di voto rispetto al ballottaggio».

Non è della stessa idea Errigo: «Ci tengo a costruire in modo propositivo una visione per Rivoli e non essere scelto denigrando gli avversari. Un metodo di lavoro, del tutto diverso da quello che il sindaco uscente sta usando.  Giorno dopo giorno, strada per strada, fin dall’inizio di questa entusiasmante campagna abbiamo costruito una grande squadra per il futuro di Rivoli. Un progetto che va dalle forze progressiste e ambientaliste a gruppi e soggetti moderati e civici, accomunati non dagli interessi personali ma dalla ricerca dell’interesse collettivo. Il movimento 5 stelle converge con noi sui temi e valori come la tutela dell’ambiente, la valorizzazione dei quartieri e l’attenzione al sociale. L'apparentamento ufficiale dopo il primo turno ci sembrava poco coerente con la campagna elettorale svolta. Non ci interessa il vecchio metodo che vede i partiti mettersi d'accordo sulle poltrone, ma riteniamo che i rivolesi siano da mettere al primo posto con scelte che migliorino la loro quotidianità e progetti di lungo periodo».