Il giudice del lavoro del tribunale di Ivrea ha condannato il Comune di Borgaro Torinese per comportamento anti sindacale dopo la denuncia da parte della sigla sindacale DICCAP in difesa del corpo della polizia locale. Il giudice si è pronunciato condannando a pagare 6000 euro spese di lite per aver leso l’onorabilità pubblica della sigla sindacale e della possibilità di esercitare il diritto sindacale.
«Ho letto attentamente la sentenza - commenta il sindaco Claudio Gambino - il giudice ha confermato l’accusa di condotta antisindacale in merito ad alcune esternazioni fatte dal comandante della polizia locale, Massimo Linarello, sugli organi di informazione e sulla pagina Facebook della nostra Città. Dichiarazioni che sono state ritenute lesive della dignità del sindacato, con il giudice che ha disposto la rimozione di quelle dichiarazioni dalla pagina Facebook del Comune di Borgaro e la pubblicazione del testo integrale della sentenza. Mi preme sottolineare, però, come sia un atto che non riguarda un atteggiamento persecutorio del Comune contro un dipendente o un singolo lavoratore. E’ comunque una sentenza e come tale deve essere rispettata. Così come tengo a precisare come siamo stati condannati a pagare le spese legali alla controparte, non a pagare una multa».
«Dalla sentenza riscontriamo come avevamo già ampiamente detto tempo fa tramite un comunicato stampa, che la cosa migliore sarebbe stata ascoltare il corpo dei vigili urbani e con il dialogo arrivare a un punto d’incontro per poterli far lavorare al meglio e in sinergia con l’amministrazione comunale - diceno i consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle, Alessandro Carozza e Cinzia Tortola - questa amministrazione è inadeguata perché si rivolge in modo arrogante e senza ascoltare le richieste da parte dei suoi dipendenti. Tutto ciò spiega l’elevato numero di richieste di mobilità che i dipendenti fanno per poter andar via da questo Comune».