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A distanza di sette anni dall’avvio del progetto, da ieri, domenica 15 giugno 2025, il nuovo oratorio «Don Bronzino» a Val della Torre è realtà.

Uno spazio che era chiuso da quasi 30 anni ma che, grazie ad una importante donazione di un benefattore, «ora è a disposizione di tutta la collettività», commentano soddisfatti il sindaco Carlo Tappero, l’Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa, il Cardinale Roberto Repole, e don Pierantonio Garbiglia, parroco di Val della Torre.

Una mattinata di festa, quella di ieri, con la presenza alla Santa Messa dei volontari degli Alpini, dell’Aib e degli Oratori Uniti, dei giovani della scuola Astrua, che hanno animato la funzione religiosa con alcuni canti assieme alla corale parrocchiale.

Dopo la benedizione da parte di Repole, ecco il taglio del nastro e la visita della struttura assieme ai sindaci di La Cassa e Caselette, Claudio Amateis e Pacifico Banchieri.

«A distanza di ore, sono ancora emozionato per la mattinata odierna. Aver inaugurato il nuovo oratorio dedicato alla figura di Don Bronzino é per me motivo di orgoglio, visto quanto ha fatto quest’uomo per Val della Torre.

E sono certo lo sia anche per tutti i Valtorresi, non solo quelli che hanno gremito il piazzale in occasione della Santa Messa officiata da Sua Eminenza Reverendissima, l’Arcivescovo di Torino, il Cardinale Roberto Repole.

Dopo quasi trent'anni di attesa, abbiamo riaperto le porte di un edificio che ha fatto la storia di Val della Torre: luogo di studio, di meditazione, di catechesi.

Ora, grazie ai volontari e al nostro Parroco, don Pierantonio Garbiglia, questa struttura torna ai fasti di un tempo ma con una visione futuristica: una «casa» per tutti, anche ostello per coloro che, per motivi religiosi, pernotteranno una o più notti nella nostra cittadina.

Se oggi abbiamo potuto fare tutto questo, il merito è anzitutto del Benefattore che ha donato una ingente cifra per la riqualificazione e che ancora pochi giorni fa ci ha detto se fosse stata sufficiente o se avessimo ancora bisogno di un contributo per completare i lavori.

Un grazie di cuore ai tanti volontari Valtorresi che oggi si sono fatti in quattro per la riuscita dell’evento.

Un altro duplice «grazie» va rivolto all’ingegner Domenico Falbo e alla ditta «La Mole Edil Impianti» per l’importante lavoro di progettazione e di realizzazione dell’opera: non è stato per nulla facile.

Così come ai Sindaci di Caselette e La Cassa, Pacifico Banchieri e Claudio Amateis, per aver voluto presenziare a un evento importante anche per i Comuni limitrofi.

Infine, con il sorriso sulle labbra, dico «grazie» anche a coloro che non hanno mai compreso questo progetto dal 2017 a oggi, criticandolo e provando in ogni modo a far sì che venisse accantonato in soffitta: io, tutta la Giunta Comunale e l’Amministrazione Comunale non ci siamo mai fatti spaventare. Quelle critiche le abbiamo trasformate in «benzina» per finire velocemente i lavori e donare ai giovani Valtorresi e non solo una struttura importante per il loro futuro», commenta Tappero.

Durante la mattinata, è intervenuto anche l’ingegner Domenico Falbo che ha spiegato come si sono svolti i lavori nel corso di questi mesi.

Don Garbiglia, infine, ha rimarcato come «l'oratorio è e continuerà ad essere della parrocchia di San Donato e a lavori ultimati la struttura sarà aperta a tutti i Valtorresi. Stiamo lavorando alla nascita di una Fondazione che possa gestire la struttura in modo più proficuo e oculato. L’oratorio dovrà rispondere il più possibile alle esigenze e ai bisogni delle giovani generazioni che ne potranno presto usufruire. Il nostro desiderio è che questo luogo diventi il punto di aggregazione più importante del nostro paese».