Sono passati ventitré anni da quell’inizio di novembre del 1994, che i venariesi ricorderanno soprattutto per il crollo dell’ala del palazzo di sei piani all’inizio di via Cavallo, a ridosso degli argini del torrente Ceronda.
Un crollo dovuto all’alluvione che in quelle ore stava portando disagi in ogni parte del Piemonte: gli esperti, nei giorni successivi, dissero che fu provocato dall’erosione delle fondamenta da parte dell’acqua del Ceronda stesso.
E se nessuna persona morì - ci furono solo due feriti lievi - il merito fu della Protezione Civile, con i volontari, consci della situazione di pericolo, che nelle ore precedenti iniziarono a far scattare l’allarme e il piano di evacuazione dello stesso edificio.
Ma in tanti, ancora oggi, si ricordano quel crollo, con quell’ala che in pochi secondi cadde nell’acqua, inghiottita dal Ceronda.
E sempre in quei giorni, i venariesi ricordano gli autobus bloccati - 80 persone in tutto, tra cui una scolaresca - mentre erano in gita nel parco La Mandria, salvati dall’arrivo d’urgenza di due mezzi anfibi dei vigili del fuoco di Pavia e Piacenza, come raccontano le cronache dell’epoca.
(foto del crollo tratta dall’archivio del giornale La Voce e il Tempo)