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Fino al prossimo 15 gennaio 2023, la Reggia di Venaria Reale e la Sala delle Arti ospitano il mondo dei video giochi, con la mostra “Play. Videogame arte e oltre”.

Una mostra del tutto inedita, curata da Fabio Viola, game designer e saggista e fondatore del collettivo artistico internazionale TuoMuseo e da Guido Curto, direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.

"Una mostra realizzata dalla Reggia e che, speriamo, possa essere esportata in futuro in Italia, in Europa e nel Mondo", tiene a rimarcare lo stesso Viola.

“Nell’anno in cui la Reggia festeggia i suoi 15 anni di apertura al pubblico, il palinsesto è legato al tema del gioco e per questo abbiamo scelto un tema che raggiunge un amplio pubblico, con l’utilizzo di strumenti ed espressioni attuali. Sono convinto, insieme al Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale Guido Curto, che sia questo il tipo di percorso da intraprendere per la nostra realtà che non deve smettere di guardare verso nuove prospettive e obiettivi”, commenta il presidente del Consorzio delle Residenze Reali, Michele Briamonte, durante la conferenza stampa di presentazione. Tra i presenti anche il direttore, Guido Curto, l’artista Fabio Viola e l’assessore alla cultura della Città di Venaria Reale, Marta Santolin.

“L’esposizione intende mostrare al pubblico i video giochi come “decima forma d’arte” praticata da 3 miliardi nel mondo riconoscendone i profondi impatti nella società contemporanea, di un comparto creativo ancora spesso percepito come un mondo di evasione ludica e mero passatempo. Ma è davvero così? I video giochi rappresentano un’innovazione in cui architettura, pittura, scultura, musica, arti performative, poesia, cinema, fumetto, convivono dando vita a mondi collettivi” chiosa Curto.

“Il percorso espositivo è suddiviso in 12 sale, all’interno delle Sale delle Arti, dove le tele digitali dei grandi maestri dei videogiochi entrano in dialogo con celebri capolavori del passato e del presente invitandoci a riflettere sulle nuove estetiche, culture, linguaggi, politiche ed economie del XXI secolo. La mostra nasce proprio con l’obiettivo di far conoscere il video gioco come lente d’ingrandimento sul mondo e i suoi cambiamenti sociali e culturali”, spiega Viola

Così, per la prima volta al mondo, si potranno ammirare le influenze dei grandi pittori del passato - come De Chirico, Hokusai, Calder, Dorè, Savinio, Piranesi, Kandinsky, Warhol ma anche vasi ellenistici del VI sec. a.C. – in dialogo con le estetiche di videogiochi come Ico, Monument Valley, Rez Infinite, Okami, Apotheon.

La convergenza tra immagine statica, immagine in movimento ed immagine interattiva è al centro dello spazio PlayArt: qui, si vedrà come i grandi artisti viventi Bill Viola, Banski, Invaders, Cao Fai, Jago, Tabor Robak, il collettivo AES+F, Federico Clapis, hanno attinto al linguaggio del (video)gioco per dar vita ad alcune delle loro opere materiche e digitali. Il video gioco viene, poi, presentato in connessione con la mitologia contemporanea: dall’Epopea di Gilgamesh passando per l’Iliade e l’Odissea, la Divina Commedia fino a giungere a tempi recenti con Star Wars, Matrix e Harry Potter.

Le due sale dedicate ai temi dell’Eros e Thanatos presentano dieci videogiochi che hanno generato profondi impatti nella vita di milioni di persone attraverso le nuove forme interattive di scrittura, quali Florence, Death Stranding, To The Moon, The Graveyard. Infine, c’è la Sala dei Maestri che celebra alcuni pionieri dei video giochi e i loro capolavori dall’artista Yoshita Amano, disegnatore iconico di “Final Fantasy”, del game designer Yu Suzuki , dallo sceneggiatore Christian Cantamassa e del piemontese Andrea Pessino, che ha lavorato nelle icone come God of War. Tutto il percorso si chiude con la sala play homo Ludens, suddivisa in quattro ambienti che hanno l’obiettivo di raccontare la cronologia evolutiva dei video giochi fino al futuro Metaverso. Qui, è possibile anche giocare con i cabinati di “Pac-man”, “Street Fighter e “Space Invaders e rivivere i tempi della Playstation di Sony e confrontarsi con le recenti produzioni della X-box.

La mostra, però, non si limita soltanto agli ambienti della Reggia. Perché presso piazza dell’Annunziata, è allestito il percorso espositivo “On the play”. Esso è Nato dalla collaborazione con Città di Venaria reale ed è una selezione di 20 opere realizzate da Nicola Saviori, nel corso di vari anni di collaborazione con “Blizzard Entertainment” e “Toys for Bob” su titoli come “Hearthstone”, “Spyro Reignited trilogy” e “Crash Bandicoot4 it’s about time”. E sarà fruibile al pubblico in modo gratuito fino al 23 novembre 2022.

“Abbiamo utilizzato lo spazio della nostra città per dare vita a una congiunta programmazione di iniziative culturali tra Reggia e Città al fine di potenziare l’offerta e rendere possibile la contaminazione sul territorio cittadino oltre lo spazio museo” commenta l’assessore alla cultura, Marta Santolin, che ha portato in conferenza stampa i saluti della città.

Per tutte le info e costi di biglietteria della mostra “Play. Videogame arte e oltre”: www.lavenaria.it

Silvia Iannuzzi