Il giorno tanto atteso dai maturandi di tutta Italia è arrivato. Questa mattina, alle 8.30, la campanella è suonata anche al liceo scientifico Filippo Juvarra di Venaria Reale, per accogliere 154 studenti che, con il vocabolario in mano, hanno affrontato la prima prova scritta, ossia il tema d’italiano.
La maturità è tornata all’antico, ovvero con la formula pre covid. Vede due prove scritte e l’orale. La busta ministeriale della prova d’italiano conteneva sette tracce in ambiti diversi dalla storia alla poesia e all’arte, suddivise in tre tipologie diverse.
L’analisi del testo – tipologia A, verteva sulla poesia “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo.
Per la prosa, invece, un brano tratto da Gli indifferenti di Alberto Moravia.
Nel testo argomentativo – tipologia B, si poteva spaziare fra un testo dello storico Federico Chabod o su un brano tratto da “Dieci cose che ho imparato” di Piero Angela o, ancora, su un brano estratto da “Intervista con la storia” della giornalista Oriana Fallaci.
Per il tema di attualità – tipologia C, la prima traccia verteva su un commento alla lettera aperta indirizzata all’ex Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel dicembre 2021 da alcuni studenti che volevano la reintroduzione delle prove scritte all’esame di maturità.
Ma anche "L’elogio dell’attesa nell’era di Whatsapp”, ovvero l’articolo scritto dal giornalista Marco Belpoliti di Repubblica.
Ma quali tracce sono state le più gettonate? E le prime impressioni della mattinata fra gli studenti del Liceo di via Buozzi? La maggior parte ha scelto la tipologia C, dividendosi tra equamente tra le due proposte.
Alba Cavallo della 5L ha scelto «un argomento di cui si poteva davvero raccontare tanto e approfondire molto, legato all’istruzione e alla pandemia. La mattinata mi sembra sia trascorsa rapidamente. Non ho ancora realizzato quanto da me fatto. Sarò più emozionata per gli orali».
Altri hanno scelto Piero Angela, come Giorgia Santoro della sezione N: “Moltissimi di noi non si aspettavano questi autori, tra le previsioni c’era Svevo. Quindi ho scelto di affrontare un tema di attualità in ricordo anche del grande Piero Angela, una traccia su cui avevo molto da argomentare. Come ho passato la notte prima degli esami? Con i compagni vedendo il film e cantando la canzone. Poi non ho chiuso occhio fino alle 2. E così il gran giorno è arrivato con emozione”
Qualcun altro, ma pochi, hanno azzardato l’analisi della poesia di Quasimodo e il testo di Moravia. “Ho voluto svolgere l’Analisi della poesia di Quasimodo, sfidando le mie capacità. Non ho dormito ma cercherò di arrivare più tranquilla domani.” commenta Giorgia Cottazzi della 5M.
Domani mattina, invece, la seconda prova. Poi gli orali, dal 26 giugno.
Silvia Iannuzzi