E’ stato condannato a sette anni e otto mesi di reclusione un 42enne di Venaria, che tra l’agosto e l’ottobre del 2017 aveva ripetutamente segregato e violentato a sua compagna all’interno di un’abitazione, sempre nella Reale.
La sentenza è arrivata nella giornata di giovedì 11 luglio ed è stata pronunciata dal giudice Ombretta Vanini del tribunale di Ivrea, dopo il processo con rito abbreviato.
Una condanna più mite rispetto a quella richiesta dal pm Daniele Iavarone, che aveva chiesto 10 anni di carcere per sequestro di persona e violenza sessuale per il 42enne (difeso dall’avvocato Tiziana Porcu del foro di Torino), che era anche accusato di maltrattamenti verso la madre e il fratello, spesso colpiti con pugni alla testa e alla pancia e costretti ad andare a cercare per strada mozziconi di sigarette spente per ricavarne del tabacco.
Nel maggio dell’anno scorso, l’uomo era stato arrestato dopo una serie di accertamenti da parte dei carabinieri dopo la denuncia della vittima, ex prostituta che aveva abbandonato la strada dopo essere stata convinta proprio dal 42enne.
Ma con il passare dei mesi era emerso il suo vero modo di essere, con raptus dettati da alcol e droga e che lo portavano a incatenare la donna al letto o a costringerla ad avere rapporti dopo minaccia con la pistola.