Nel corso degli ultimi giorni, Venaria è stata colpita da una scia di lutti.
Sono infatti morti Paolo Negro, Franca Zese, Giuliano Coppolaro, Peppino De Palma e Carmelo Zizzo.
Paolo Negro
Storico dipendente dal maggio 1980 al maggio del 2012 della Croce Verde, è stato anche un volontario della sezione di Venaria, fin dai giorni della fondazione, nel lontano 1978.
Negro è morto a 64 anni al San Camillo a seguito di un ictus: era stato portato d’urgenza al Maria Vittoria per poi essere trasferito nella struttura riabilitativa torinese.
Prima della tumulazione nel cimitero di Venaria, il feretro di Negro è stato portato per un breve saluto davanti alla sede della Croce Verde di Torino, in corso Bolzano.
Franca Zese
Venaria ha detto addio anche a Franca Zese, storica edicolante. E’ morta a 80 anni a Misano Adriatico. Franca Zese lascia il marito Nino Manfredda, le figlie Ivana e Silvia, il genero Gigi, il fratello Pino.
Giuliano Coppolaro
Giuliano Coppolaro è morto a 75 anni. Era un pensionato che faceva parte della compagnia teatrale dell’Unitre di Venaria.
Dopo aver contratto il Coronavirus, Coppolaro è stato portato all’ospedale Martini, dove è morto. Lascia la moglie Antonietta, i figli Fabio e Dionea, il genero Marco, le nipotine Desirè e Sara.
Peppino De Palma
Il mondo associativo torinese e venariese dice addio a Peppino De Palma, storico presidente della “Quattro Torri”, l’associazione che riuniva tutti i coratini, gli abitanti di Corato, in provincia di Bari, organizzando la Festa di San Cataldo, la cerimonia che permetteva ai coratini migrati in Piemonte di poter festeggiare il Santo Patrono di Corato.
De Palma si è ammalato di Coronavirus ed è morto a soli 73 anni. Lascia la moglie Angela Bovino, i figli Aldo con Rossana, Vito con Daniela, i nipotini Giulia, Irene, Riccardo, i cognati Savino con Felicia e Maria.
Carmelo Zizzo
Il Coronavirus ha strappato all’affetto dei suoi cari Carmelo Zizzo. Aveva 78 anni. Era ricoverato da qualche giorno all’ospedale Maria Vittoria, dove ha provato fino all’ultimo di vincere la battaglia con questo maledetto virus.
Nativo di Corleone, abitava a Venaria dal 1968. Con sua moglie Enza ha cresciuto i suoi quattro figli: Enza, Tony, Carlo e Giuseppe. E, nel tempo, ha donato amore ai suoi adorati nove nipoti. Ovvero Alessandro, Carmelo, Claudia, Luca, Andrea, Eros, Arianna, Noemi e Kristal.
Un marito, un padre e un nonno esemplare. Un uomo d’altri tempi, retto, che però dava l’anima per tutti. Dai figli ai nipoti, dagli amici a chi conosceva da poco.
Purtroppo, nessuno ha avuto, o potrà avere, un degno funerale, viste le stringenti norme legate proprio all’evitare il diffondersi del Coronavirus.