Nelle scorse settimane, durante un normale servizio di polizia stradale, la polizia locale di Rivoli ha sottoposto ad un controllo in corso Susa un’autovettura Fiat Multipla che il sistema Street Control, in dotazione al comando, segnalava come scoperto di assicurazione obbligatoria. Alla richiesta dei documenti di guida, la conducente, residente a Rosta, esibiva con tranquillità e naturalezza il certificato assicurativo del mezzo che ne attestava la copertura fino al mese di dicembre. Le ulteriori verifiche condotte, anche contattando direttamente la compagnia assicuratrice, confermavano però che la polizza esibita non era di fatto mai stata emessa.
Gli agenti operanti hanno precauzionalmente posto sotto sequestro il veicolo che quindi risultava circolare senza la necessaria copertura assicurativa e acquisito tutta la relativa documentazione assicurativa. Le successive indagini e la denuncia sporta dalla donna stessa per la presunta truffa subita, hanno portato ad un sito web che propone assicurazioni auto a prezzi particolarmente vantaggiosi. Il meccanismo era semplice; il cliente richiedeva via mail o via WhatsApp un preventivo, inviando i documenti di circolazione del veicolo. Ne seguiva una vantaggiosa offerta assicurativa e la richiesta di pagamento del premio attraverso il versamento del denaro su una carta posta pay.
Una volta che l’ignaro cliente aveva effettuato il pagamento riceveva sempre attraverso mail o Whatsapp la certificazione assicurativa falsa che di volta in volta risultava emessa dalle principali compagnie assicurative italiane. Il sito web è risultato abusivo, riportante un indirizzo inesistente e soprattutto un’iscrizione al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi appartenente ad un ignaro ed estraneo assicuratore della provincia di Roma. L’intestatario della tessera posta pay, un uomo di 21 anni residente in provincia di Caserta è stato così denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per truffa e esercizio abusivo dell’attività di intermediazione assicurativa.
Il fatto è stato debitamente portato a conoscenza dell’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni) che ha provveduto a iscrivere il sito nell’elenco dei siti di intermediazione assicurativa irregolare. Il sito in questione e i personaggi ad esso collegati sono risultati ricollegabili ad un’ampia indagine condotta a livello nazionale dalla Procura della Repubblica di Milano che ha portato fin ora alla chiusura di ben 104 siti irregolari, cui presto si aggiungerà quello scoperto dalla Polizia Locale di Rivoli.
Il Comando Polizia Locale di Rivoli raccomanda a tutti i cittadini di diffidare di offerte assicurative particolarmente vantaggiose reperite in rete e di verificare sempre sul sito dell’Ivass se il proponente sia effettivamente iscritto al registro degli intermediari e se il sito non faccia parte nell’elenco di quelli irregolari.