A Rivoli ha aperto lo Sportello Antiviolenza, dedicato all’assistenza e al sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli.
Si trova a Palazzo Civico, in corso Francia, presso la sala 3, al primo piano. Questa nuova realtà verrà gestita nel suo complesso dall’Associazione Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus.
“La proposta di adesione alla Rete Antiviolenza che la Città di Rivoli propone ai comuni, Asl e associazioni del territorio e l’apertura dello sportello antiviolenza con l’associazione EMMA Onlus, è un primo passo importante e concreto che dimostra la nostra costante attenzione sul tema della violenza sulle donne. La Città di Rivoli metterà a disposizione uno spazio sicuro all’interno del Comune di Rivoli dove le donne potranno essere ascoltate e aiutate”, commenta l’assessore Alessandra Dorigo.
Lo Sportello è già operativo e sarà aperto tutti i martedì, dalle 14 alle 17 nello specifico:
- accesso diretto (senza appuntamento) dalle 14 alle 16;
- sostegno operatrici e/o psicologico e/o legale (su appuntamento) dalle 16 alle 17.
- reperibilità telefonica anche a sportello chiuso, al numero di emergenza 366.4607803.
Salvo eventuali limitazioni relative all’emergenza sanitaria da Covid 19, lo sportello offrirà alle donne che avranno necessità: accoglienza, ascolto e supporto ad opera delle volontarie specificamente formate dell’Associazione.
Le utenti potranno fruire gratuitamente di tutti servizi disponibili, nonché, in relazione alla specifica situazione, appoggiarsi alla Rete Antiviolenza territoriale che si costituirà nelle prossime settimane.
La sinergia fra la Città di Rivoli e l’Associazione Centri antiviolenza E.M.M.A. Onlus è sfociata nella proposta di un Protocollo di rete, destinato alla partecipazione di Enti diversi quali il Consorzio Ovest Solidale e i Comuni ad esso affiliati, l'Asl TO3, la Croce Rossa di Rivoli, la Croce Verde di Rivoli, i Carabinieri di Rivoli, il Commissariato della Polizia di Stato con sede in Rivoli e tutte le realtà associative del territorio che vorranno aderirvi.
Le parti coinvolte potranno costituire un tavolo di lavoro permanente, con incontri previsti a cadenza quadrimestrale, riservandosi la possibilità di confrontarsi ogniqualvolta se ne presenti l’esigenza, per giungere così ad un livello di gestione fermo ed efficiente di un fenomeno emergenziale e dilagante come quello della violenza sulle donne, che troppo spesso assistiamo culminare nell’orrore del femminicidio.