La Radiologia di Rivoli è una eccellenza della sanità subalpina. Lo dimostra il fatto che il direttore della stessa struttura presente nell'ospedale cittadino - e di cui fanno parte anche le radiologie di Susa, Venaria, Giaveno ed Avigliana - il dottor Filippo Marchisio, abbia effettuato la Tac sulla Sindone utilizzando un volontario per la ricostruzione anatomica delle parti mancanti.
"Una professionalità riconosciuta in campo radiologico, come quella del dottor Marchisio, insieme ad apparecchiature all’avanguardia nazionale, stanno consentendo alla radiologia rivolese passi avanti nella direzione dell’eccellenza diagnostica", commenta il direttore generale dell'Asl To3, Flavio Boraso.
Il bilancio della Radiologia a Rivoli nel 2018 parla di 20mila Tac, 10mila risonanze, 120mila radiografie e 22mila ecografie.
Ad accompagnare lo sviluppo tecnologico della radiologia rivolese mancava però all’appello il rinnovo di due importantissime apparecchiature: la risonanza magnetica e una nuova Tac.
La prima è già in funzione, mentre la seconda arriverà in primavera.
"Con la nuova TAC saremo in grado di svolgere un’attività diagnostica in campo radiologico di assoluta avanguardia - sottolinea il dottor Marchisio - ciò renderà possibile naturalmente non solo un’attività ordinaria di alto livello diagnostico ma anche eventuali analisi di natura storica o archeologica al servizio della scienza e della ricerca scientifica, come per esempio quelle sulla Sindone alle quali ho fornito la mia collaborazione”.
La nuova Tac in arrivo a Rivoli, del valore di oltre 500mila euro, sarà in grado di svolgere praticamente ogni tipologia di prestazioni ora possibili solo nei sistemi più evoluti: dallo studio del cuore e del torace, alle attività più complesse nell’ambito degli screening, alla colonscopia virtuale.