Per la famiglia di Francesco Cassardo è la fine di un incubo durato quasi due giorni. Da quando il medico 30enne, di Rivoli, che lavora all’ospedale di Pinerolo, è caduto mentre stava scendendo in cordata, sabato, dal monte Gasherbrum VII, in Pakistan.

Ieri mattina, all’alba, l’elicottero lo ha preso e portato via da quella montagna. Con meta finale la cittadina di Skardu, dove c’è un ospedale. Che da diverse ore lo sta visitando e curando, prima di poter poi fare ritorno in Italia. 

<Lo portiamo in salvo noi. Così Francesco potrà salire sull'elicottero e arrivare in ospedale>, diceva domenica sera Cala Cimenti, amico da una vita e compagno di cordata di Francesco. Cala, anche lui torinese, di Prali, detto anche il “Leopardo delle Nevi”, è il vero salvatore del medico. Perché è lui che ha gestito quelle drammatiche ore. E’ lui che ha iniziato a chiamare i soccorsi. A fare da tramite con l’Italia, con la Farnesina, con gli altri amici di cordata. E’ lui che ha deciso di fare di tutto per salvare la vita al suo amico, che per due notti è dovuto rimanere a 6mila metri, a -20 °C, con coperte, cibo e acqua forniti dai suoi amici.  

Domenica sera, quando in Pakistan era notte, i suoi amici lo hanno preso e portato verso valle. Stufi di dover attendere quei soccorsi che tardavano ad arrivare. Quegli elicotteri che non decollavano nonostante ci fosse bel tempo. <Troppi interventi in programma dicevano>, sosteneva Cala Cimenti mediante la sua pagina Facebook. Una versione a cui non credeva neanche lui stesso.

Ma questo aspetto, per fortuna, fa parte del passato. E domani mattina la famiglia Cassardo, composta da papà Lorenzo e mamma Loredana Trinchieri - nota per essere stata candidata a sindaco alle recenti amministrative - partiranno alla volta di Islamabad, dove verranno accolti dagli ambasciatori italiani. Qui, invece, rimarranno la sorella Irene e il fratello Stefano, che non vedono l’ora di riabbracciarlo. Così come dall’ospedale di Pinerolo, dove lo descrivono come un <ottimo medico, preparato. Un giovane volenteroso che non vede la sua professione come un lavoro ma come una missione>.

Intanto da Skardu arrivano buone notizie: <La tac non evidenzia nessun trauma alla colonna cervicale, nessun trauma all'addome e nessun versamento, nessun trauma e versamento al cervello. Ha una frattura ad un polso e forse al gomito. Forse anche qualche dito. Ci sono congelamenti alle dita delle mani e al naso. Se è in grado di volare domani mattina potrebbero spostarlo a Islamabad>, racconta Irene, che spiega ancora come Francesco sia <una roccia, siamo tutti stupiti e commossi dalla sua resistenza e dalla capacità di lottare>.