Il pubblico ministero della procura di Torino, Ciro Santoriello, ha aperto una inchiesta (contro ignoti e senza ipotesi di reato) in merito alla morte di Giovanni Fresia, 59enne di Rivoli, morto il 27 ottobre del 2019 all'ospedale cittadino.
Fresia, ex messo comunale a Collegno - seguito dal centro di igiene mentale di zona, prendeva farmaci per l'ansia - la sera prima, il 26 ottobre 2019, si era sentito male nella sua abitazione. Durante il tragitto verso l'ospedale, il personale sanitario 118 gli aveva praticato una iniezione di ketamina per rilassarlo, visto il suo stato di agitazione.
Messo in posizione supina, era rimasto soffocato da un rigurgito di vomito, cui avevano fatto seguito una serie di arresti cardiaci (in ospedale), fino alla morte.
Il pm ha aperto il fascicolo dopo l'esposto della moglie e delle figlie: è stata affidata una consulenza al medico legale Mario Abrate per chiarire i fatti e per capire se vi siano delle responsabilità da parte del personale sanitario e/o ospedaliero.