L’insegna sulla porta indicava “Cucina” e la consueta scritta “Vietato ai non addetti”.

Sembravano le normali indicazioni di un altrettanto normale bar tavola calda, come ce ne sono tante. Solo che, al posto di fornelli e stoviglie, la Guardia di Finanza di Torino ha trovato una vera e propria sala giochi illegale dove accedeva solamente una clientela “selezionata” e fidelizzata.

È quanto hanno scoperto i Finanzieri della Compagnia di Susa quando sono entrati in un bar di Pianezza.

Di fittizio non c’era solo la cucina ma anche tutti gli apparecchi installati nel locale; tutte le videoslot rinvenute all’interno del locale, infatti, non erano state collegate alla rete dei Monopoli di Stato; una sorta di “offline” che garantiva l’immunità da ogni forma di controllo; così facendo, infatti, tutte le imposte venivano evase ma, soprattutto, veniva meno ogni forma di garanzia a tutela del giocatore.  Una “bisca” clandestina con tutti i crismi: le luci soffuse e l’odore acre delle sigarette, un connubio perfetto, unitamente all’immancabile entrata posteriore nascosta, sconosciuta ai più e da dove si accedeva passando dall’interno di una palazzina condominiale.     

Il titolare del bar, già con qualche precedente alle spalle, rischia ora sanzioni fino a 100mila euro.

Slot, schede gioco, gettoniere e relativi incassi sono invece stati sequestrati.  Sono inoltre in corso gli accertamenti finalizzati alla ricostruzione dei introiti non dichiarati.