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La Torino bene, la Torino politica, artistica e culturale, questa mattina è salita a Givoletto per rendere omaggio e salutare l'ex assessore torinese Maurizio Braccialarghe, morto il 2 gennaio per un tumore con il quale conviveva, e combatteva, da quattro anni.

Tra i presenti, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, l'ex sindaco di Torino, Piero Fassino, il sindaco di Givoletto, Azzurra Mulatero - con tanto di fascia tricolore - l'assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, Bartolomeo Giachino, Michele Coppola, Enzo La Volta e l'assessore torinese Francesca Leon, con la fascia tricolore, al posto del sindaco Chiara Appendino. 

Tutti hanno abbracciato, idealmente e realmente, la moglie Marta e i figli Giulia e Rocco. 

Al termine della funzione religiosa celebrata da monsignor Gianni Carrù nella parrocchia di San Secondo a Givoletto, Fassino ha voluto prendere la parola, ricordando Braccialarghe, suo fedele scudiero per i cinque anni che ha passato da primo cittadino del capoluogo subalpino. Non riuscendo a trattenere le lacrime.

"Maurizio era una persona unica. Un uomo tenace, caparbio, con grande onestà morale e un rigore istituzionale come pochi altri. Ma era soprattutto uno spirito libero. Nei cinque anni passati assieme, Maurizio ha avuto tante idee vincenti in ambito culturale. E ogni volta ha sempre messo in campo ogni risorsa a disposizione e tanta energia. Non dimenticherò mai quella cena, dopo una riunione, prima di una vacanza, dove lui mi spiegò la sua passione per i camper: 'Sai, io vado in camper perché posso scoprire nuovi territorio, posso cercare strade sconosciute e, soprattutto, incontrare gente nuova'".