"Sindaco comunista... Nelle foibe c'è posto anche per te". Questo messaggio è stato recapitato, tramite lettera e in forma anonima, nella giornata di ieri al sindaco di Druento, Carlo Vietti.
Una lettera, di certo spedita prima, che arriva a pochi giorni dal consiglio comunale, piuttosto movimentato, di lunedì 10 febbraio, con l'approvazione dell'ordine del giorno sull'individuazione di un luogo da dedicare ai Martiri delle Foibe e i momenti di tensione tra alcuni militanti di "Gioventù Nazionale" - ala giovanile di Fratelli d'Italia - e una parte del pubblico, vicina all'attuale maggioranza.
Il presidente del consiglio comunale, Pier Giorgio Mosso, ha inviato una nota in cui, a nome dell'intero consiglio comunale, prende le distanze dalla lettera stessa:
"Le reazioni farneticanti a legittime opinioni di rappresentanti delle istituzioni a cui abbiamo assistito in questi giorni, nel Consiglio Comunale e nella vita del nostro paese, preoccupano non poco i Consiglieri di Druento. Occupazioni e interruzioni del Consiglio Comunale, insulti ai consiglieri stessi, violenze verbali rintracciabili sui social media e, in ultimo, decisamente più gravi, le minacce di morte al Sindaco sono segnali di comportamenti deliranti e integralisti che devono far riflettere e indignare qualsiasi cittadino. La possibilità di esprimere le proprie idee confrontandole liberamente, anche quando contrastanti, sono conquiste del nostro Stato democratico e fondamento dell’attività del Consiglio Comunale e non possono essere minacciate da nessun comportamento antidemocratico e/o criminale. Le uniche opinioni che non hanno cittadinanza né mai l'avranno nel nostro Comune sono quelle rivolte ad istigare odio, minacciare e discriminare, da qualsiasi parte provengano e verso chiunque siano pronunciate. Tutto il Consiglio Comunale di Druento esprime la propria solidarietà al Sindaco per il grave e vile atto intimidatorio subito, condannando qualsiasi comportamento che miri a colpire la pacifica convivenza delle persone, la legalità e il libero svolgersi della vita democratica".
Siamo certi che questi ignobili tentativi di trasformare il confronto e la dialettica politica in uno scontro violento e intimidatorio saranno ancora una volta sconfitti dall'attaccamento alla democrazia di tutti cittadini che credono nel valore inestimabile delle persone e delle istituzioni.