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Messi da parte gli atti vandalici, costati più di 100mila euro, la nuova ala dell’Istituto di Istruzione Superiore Curie-Levi, ospitata nella Villa 6 del Parco della Certosa a Collegno, è realtà e fra pochi giorni accoglierà studenti, corpo docente e personale.

Ieri sera, venerdì 5 settembre 2025, si è tenuto un «open day» alla presenza di studenti, famiglie, docenti, cittadini e amministratori locali.

Villa 6, sottoposta a un restauro complessivo dal valore superiore a 5 milioni di euro – di cui 2,8 milioni finanziati dalla Città metropolitana e 2,3 milioni dalla Regione Piemonte – ospita ora 15 aule didattiche distribuite su tre piani, due laboratori, 9 servizi igienici, percorsi e impianti accessibili per gli studenti con disabilità, oltre a un ascensore conforme alle normative antincendio. Le aree esterne sono state completamente riqualificate, con nuovi camminamenti, spazi verdi e recinzioni che valorizzano l’identità storica della Villa 6.

«Dopo tre anni di lavoro possiamo restituire alla collettività una scuola tra le più moderne e sicure del territorio. Villa 6 non è solo un edificio rinnovato, ma un investimento sul futuro dei nostri ragazzi e ragazze. Finalmente consegniamo questa scuola agli studenti: è stato un percorso lungo e impegnativo, ma la determinazione ci ha permesso di arrivare fino in fondo. Dal 10 settembre Villa 6 sarà nelle vostre mani: abbiatene cura, perché è la casa della vostra crescita e del vostro sapere», hanno dichiarato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera metropolitana delegata all’Istruzione, Caterina Greco.

Tanti gli amministratori collegnesi presenti, fra cui il sindaco Matteo Cavallone, il presidente del consiglio comunale Enrico Manfredi. Con loro anche l’assessore regionale Andrea Tronzano.

«È un momento quasi storico per la città di Collegno, perché significa avere finalmente sul nostro territorio la direzione didattica di un istituto così importante. Un passo che rafforza il legame tra scuola e comunità e che apre nuove prospettive per i nostri giovani».