Si conclude il nostro viaggio tra le studentesse e gli studenti del Liceo Juvarra che nelle scorse settimane si sono diplomati, ottenendo le massime votazioni, ovvero “100” e “100 con Lode”.
Nelle sezioni “R”, “T” e “S” su 72 “maturi”, tre sono stati gli studenti usciti con “100 con Lode” e nove con “100”.
Nella “R”, i “100” sono Simona Antioco, Giada Biolo, Federica De Matteis e Gioele Gallo.
“Fin da bambina sognavo di fare il medico, per questo motivo mi sto preparando per il test d'ingresso all'università di Medicina e Chirurgia. Per questa maturità ho trovato difficoltoso non tanto affrontare l'esame orale ma piuttosto la preparazione. Per l'esposizione dell'elaborato, ero
ansiosa ma fortunatamente con me c'era un accompagnatore, così mi sono sentita anche sollevata. Durante l’esposizione ho collegato l'argomento centrale delle onde elettromagnetiche, al buco dell'ozono con il programma dell'agenda 2030 dell'Onu. Per il percorso di orientamento e competenze trasversali, ho portato il corso di disegno vettoriale con il software Autocad offerto dalla scuola”, racconta Simona Antioco, di Venaria Reale.
Ariel Maria Rita Lo Cicero, di Venaria Reale (una delle “100” alla pari di Andrea Azzolina), ha ritenuto più difficoltoso l’anno scolastico nel suo complesso e non l’esame di maturità: “Sono stata molto soddisfatta dell'esame e del traguardo raggiunto, ma devo ammettere che non è stato di per sé l'esame ad essere difficile ma l'anno che abbiamo attraversato è stato davvero pesante. Io personalmente ho avuto vari momenti difficili durante il periodo della didattica a distanza. Ma ho saputo gestire e controllare questo periodo, anche con l’aiuto della mia famiglia e degli insegnanti. Parlando e confrontandomi con alcuni miei compagni, anche loro hanno avuto la stessa sensazione di affaticamento mentale e stress. Ora però mi godo l'esito dell'esame, che ha premiato tutto il percorso non solo l'esposizione orale. Dopo, mi iscriverò ad Economia e Commercio e vorrei effettuare una parte degli studi all’estero”.
“L'elaborato mi ha permesso di cominciare l'esame su un argomento su cui mi sentivo pronto. Con matematica è stato interessante studiare i diversi grafici applicati all'andamento epidemiologico, l'argomento principale è stata la pandemia. In storia, invece ho collegato l'epidemia della Spagnola. Sono molto contento che questo esame si è concluso a fine giugno, che per molti aspetti non è stato facile gestirlo dopo un anno di pandemia, segnato dalla dad. Per molti studenti c'è stato anche un calo nell'apprendimento e penso che questa maturità per come è stata impostata e nella sua valutazione che dava peso al percorso del triennio e
all'elaborato, sia stato equo. Ora mi sto preparando per il test di ammissione per Psicologia: mi piacerebbe specializzarmi in psicologia criminale. Come seconda scelta ho Medicina e Chirurgia
Ma vorrei tentare anche il test di medicina e chirurgia,”racconta Luca Ricchiardi, di San Maurizio Canavese.
Enrica Bruni, di Lanzo, che ha concluso il percorso con “100 con lode”, si iscriverà al Politecnico di Torino per frequentare il corso di Matematica per l'ingegneria: “Credo che questa maturità sia stata una bella sfida per noi ragazzi. Ci ha permesso di metterci in gioco, anche realizzando, ad esempio, alcuni piccoli esperimenti. I professori, per la preparazione hanno cercato in tutti i modi di aiutarci e venirci incontro in questo periodo difficile. E tornare in presenza, da maggio in poi, è stato bellissimo. E sebbene sia stato possibile soltanto in parte, è stato restituito un pezzetto di vita normale a noi studenti”.
Davide Merlo, torinese, ha scoperto di essersi diplomato con “100 e lode” dopo l’esame: “E0 stata una sorpresa, dettata da una nota del 1998 sui crediti formativi. Ho aperto il registro con una nuova circolare con la rettifica dei crediti. Ho controllato la somma totale e mi sono reso conto di esser arrivato a 60 crediti, dunque me ne era stato aggiunto uno rispetto ai 59 precedenti. Sono venuto a conoscenza che i professori avevano scoperto la presenza di questa legge che permetteva di aggiungere un credito in più nello scrutinio dell’ultimo anno. Ringrazio sicuramente i miei professori per questo e per aver creduto in me e aver riconosciuto il lavoro svolto durante il triennio e avermi permesso di raggiungere la lode all’esame di Stato. Ho intenzione
di proseguire gli studi andando all’università provando ad entrare nella facoltà di biotecnologie oppure professioni sanitarie in particolare fisioterapia”. Con lui si sono distinti anche Lorenzo Negro, Matteo Surdin, Amy Ponti, Daniele Milan e Jayzon Bernave Zayala Palacios.
“Una maturità più facile e molto formativa. Non ricorderò l'ansia dell'esame. Al mio elaborato di
matematica e fisica , che aveva per argomento la velocità limite di un corpo, ho collegato un argomento di storia dell'arte coinvolgendo gli insegnati della commissione: prima di esporre tutto, a ciascun di loro ho distribuito una moneta da venti centesimi per, poi, dimostrare che il futurismo è ancora influente nella nostra cultura. La pandemia non ci ha dato la possibilità di seguire il corso di teatro con Adriano Pellegrin per questo anno, così, per il percorso di competenze trasversali e orientamento, ho portato quanto è stato fatto durante il laboratorio negli anni precedenti. Invece, la domanda di cittadinanza e democrazia si collegava alla mia esperienza fatta come rappresentante nella commissione sociotelematica della comunicazione della consulta provinciale degli studenti, in particolare l'importanza della comunicazione all'interno di un contesto di gruppi e di lavoro. Dopo? Vorrei proseguire con la triennale di economia nel dipartimento di Business Management, in inglese a Torino”, spiega Daniele Milan, di Druento.
“Questo esame è stato comunque tosto anche senza scritti. Per il mio elaborato ho dovuto svolgere un esercizio di matematica e fisica che si ricollegava all'inquinamento luminoso, della città di Torino, e gli effetti che esso provoca al metabolismo umano.Dopo vorrei andare all'università di Tecnologie Alimentari”, commenta Matteo Suardin di Caselle Torinese.
Lo spirito di gruppo si è fatto ancora più sentire. E il ripasso, che una volta avveniva in presenza, è avvenuto in video chiamata: “È stata comunque una esperienza impegnativa, soprattutto a livello emotivo, nonostante l’assenza degli scritti. Con il mio gruppo di amiche ci siamo preparate duramente con un’intensa sessione di studio e una buona dose d’ansia, ma direi che il lavoro ha dato i suoi frutti, facendo uso delle video chiamate di gruppo per prepararsi e ripassare senza doverci vedere dal vivo. Un’abitudine ereditata certamente da quest'anno di dad. Per quanto riguarda il futuro, proseguirò gli studi all’università, in particolare sono già entrata al politecnico di Torino e vorrei seguire il corso di ingegneria biomedica”, racconta Amy Ponty, “cento” di San Maurizio Canavese.
Il traguardo con il massimo dei voti è stato raggiunto anche per chi ha dovuto lavorare durante il percorso dei tre anni del liceo, e che ha una storia particolare: “Questo per me è il secondo diploma di maturità perché svolsi l'esame in Perù. Poi trasferendomi in Italia, arrivai con l’obbiettivo di diventare un ingegnere ambientale, iscrivendomi al liceo Juvarra; questo perché provengo da un umile distretto: San Juan de Lurigancho, del Perù, luogo dove trascorsi la mia infanzia insieme alle pianure e alle montagne. Tuttavia in questi tre anni ho dedicato il 30% del mio tempo a lavorare nell'Impresa di pulizia della mia famiglia. E durante questi anni ho puntato sempre al massimo dei voti, Io dovevo a mia madre. Sono indeciso dove proseguire i miei studi se iscrivermi al Politecnico in ingegneria ambientale come ho sempre desiderato oppure continuare ad aiutare mia madre con la gestione di questa impresa e iscrivermi a un percorso di studi che possa essere d'aiuto e ampliarla, come ad esempio ingegneria gestionale”, racconta Jayzon Bernave Zayala Palacios, che vive a Torino da tre anni ed è uscito con il cento allo Juvarra.
Silvia Iannuzzi